Il Testo della canzone di:
Prima Vera – Leonardo Bassi
Viviamo la giornata imprigionati in dei canali,
con il computer sulle gambe e i pensieri di domani
affannati in queste vite che ci fanno tremare
guardando il panorama con occhiali appannati
Nella mente che diverge dentro spazi circolari
c’è il tuo nome scritto in bianco su scuri fondali
che cancella insicurezze e destini amari
lasciandomi il piacere dei tuoi occhi innamorati
La primavera che passa,
e tu mi resti vicina
il nostro legame è leggero,
come brezza mattutina
La primavera che resta
puoi immaginare il futuro
noi che restiamo invariati
nel posto più sicuro
Le mie giornate passano veloci
tra il mare, la sabbia e il sole
Sperando un non ritorno
di quei momenti da scordare
Seduti sulla sdraio leggiamo un giornalino
parla di come paperino vinse le paure
e di come sconfisse quel mostro a mani nude
sembra una storia vera, vissuta già mille volte
La primavera che passa,
e tu mi resti vicina
il nostro legame è leggero,
come brezza mattutina
La primavera che resta
puoi immaginare il futuro
noi che restiamo invariati
nel posto più sicuro
Quell’aria che tira un sospiro, che pensa al domani
che percorre cammini infiniti tra le nostre mani
che ci lascia distanti un secondo, con occhi sbarrati
come i baci sulle labbra innaturali e appassionati.
La primavera che passa,
e tu mi resti vicina
il nostro legame è leggero,
come brezza mattutina
La primavera negli occhi
puoi immaginare il futuro
noi come specchi riflessi
nel posto più sicuro
La primavera che passa,
e tu mi resti vicina
il nostro legame è leggero,
come brezza mattutina
La primavera che resta
puoi immaginare il futuro
noi che restiamo invariati
nel posto più sicuro
Quell’aria che tira un sospiro, che pensa al domani
che percorre cammini infiniti tra le nostre mani
C'è l'aria che tira un sospiro, e si apre la porta
Sei tu la primavera, la prima vera volta.
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