Quattro cane

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Testo Della Canzone

Quattro cane di Altoforno

Parodia di Quattro cani di Francesco De Gregori

Quattro cane llà casa: la prima è na cana da penna
E quanno punta arza la cianca, co’ la coda ce impenna;
vene ‘llà la macchia e non sciala mai,
vene ‘llà la macchia e non sciala mai,

La seconda è un segugio, me la porto a cinghiale co’ la squadra ce vo
E una volta me l’hanno sgarrata,
me l’ha ricucita lu vetrinajo.

La terza è da tartufi. Qualche volta li magna, quasi sempre li dà.
Io ce vado là sopra a Scheggino,
da la moje de Urbani io ce compro lu vino.

RIT: Quattro cane ‘llà casa e…
e la puzza me insensa e la notte me svejo…
Se c’avessi un recinto,
se c’avessi un recinto me ne compro altre cento.

La quarta è da riporto e m’artrova la quajia e m’artrova lu tordo.
Me se fionca ‘llà sotto la greppa,
lu scatafosso je fa ‘na pugnetta

RIT: Quattro cane ‘llà casa e…

e la puzza me insensa e la notte te sveji…
Se c’avessi un recinto,
se c’avessi un recinto me ne compro altre cento.

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