Questione d'orario – Andrea Appino

Album

È contenuto nei seguenti album:

2014 Il testamento

Testo Della Canzone

Questione d’orario – Andrea Appino
Il treno giusto è partito, preciso, puntuale
proprio sotto al loro naso
lui vestito da bambina, lei pelliccia scadente
una mamma per caso
la sanità mentale, quanti discorsi
è una questione d’orario
un pensiero di troppo, anche banale
e le cambiano binario

Il Po divide un po’ tutti nel bene e nel male
sopratutto nel mare
da Belluno a Potenza giù li aspetta il maestrale
un ritorno trionfale
e l’uomo nero che dorme sul davanzale

Grande risparmio, vantaggi esclusivi
per chi è stato puntuale
lei si rassetta i capelli, borsa stretta sulle gambe
prega dio, legge il giornale
lui ne capisce ancora poco, crede in tutto quel che vede
per un bambino è anche normale
e l’uomo nero intanto s’è svegliato
stringe l’altro figlio e va a lavorare

Il Po divide un po’ tutti dal mare di fango
in cui ci piace nuotare
da Salerno a Potenza tre ore di regionale
un gran bel finale
e l’uomo nero ha due numeri da giocare

E anche se il cuore le esplode in petto
e la rabbia la fa vomitare
anche se lui non è più nel suo grembo
sente ancora il cordone ombelicale
è normale, anormale, è normale

Il treno sbagliato è arrivato in ritardo
ad accoglierlo il maestrale
e l’uomo nero sputa un pezzo di dente
il caffè ancora da finire
Lei accenna un sorriso, sistema il berrettino,
lo mostra fiera a suo padre
che tiene in braccio il figlio d’allevare,
da il benvenuto a quello d’affogare

 

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