(di:
Paolo Conte)
Ratafià, elisir, aquabuse…
è una bottiglieria…
mille-feuilles,
tarte auxpommes, chantilly,
è una pasticceria…
il gaucho as che cos’è
l’aria blu della prateria,
il gaucho è contento
e rimare a guarder…
Passa la vita,
come una señorita, de amor…
apre il ventaglio
e mette a repentaglio i cuor,
camicia allegra
che piace anche ai pelagra, folclor…
e nel traffico e nel trambusto
ci han preso gusto
a tutto questo odor, furor…
grut-grut-grut,
pot-pot-pot,
cling-cling-cling…
è un traffico africano,
solo lui, paradis, as cos’è
un clacson peruviano…
pensa a me, pensa a me,
pensa a me che non so cosa fare,
il cinema è un gaucho seduto al caffè…
Gli amanti stanchi
lascian gli appartamenti, de amor…
dal sesto piano
discendon piano piano, pudor…
sui marciapiedi,
trascinan stanchi piedi, sudor…
e nel traffico e nel trambusto
ritorna il gusto
di tutto questo amor, tenor…
Passa la vita,
come una señorita, de amor…
apre il ventaglio
e mette a repentaglio i cuor,
la pampa attende
in un silenzio d’erba, fulgor…
che ritorni l’uomo-cavallo
nell’intervallo del suo stupor,
baglior, albor…
passa la vita…