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Testo Della Canzone
S.S. dei naufragati di Vinicio Capossela
e venne dall’acqua, e venne dal sale
la penitenza dalla mano del mare il comandante avanza e niente si puó fare vuole una morte, la vuole affrontare e lí l’attandeva, dove il sole cala cala e non muore, e l’acqua non lo lava e il demone lo duole, sui banchi d’acqua stregati di olio e petrolio e il vento non alzava, e il mare imputridiva legati a un solo raggio, tutti presi in ostaggio avanzavamo lenti, senza ammutinamenti e il comandante é pazzo, e avanza nel peccato e il demone ch’é suo, adesso vuole mio e brinda con il sangue all’odio ci convince, che se é sua la barca che vince, dev’essere la mia e gli occhi non videro, non videro la luce non videro la messe, che altri non l’avesse e il cielo fece nero, e urló la nube al cielo e s’affamó d’abisso, che tutti ci prendesse Matri mia, salvezza prendimi nell’anima Matri mia, le ossa nell’acqua anime bianche, anime salvate anime venite, anime addolorate che io abbia due soldi, due soldi sopra gli occhi due soldi per l’onore, due monete in pegno per pagare il legno, la dura voga del traghettatore e vieni occhi di fluoro, vieni al tuo lavoro vieni spettro del tesoro la vela tende, il vento se la prende la vela cade, le remi allontanate e accese sui pennoni i fuochi fatui, i fuochi alati della Santissima dei naufragati Matri mia, salvezza prendimi nell’anima il tempo stremava, l’arsura ci cuoceva parlavamo alle vare e il silenzio dal mare e il legno cedeva all’acqua suo pianto la vela cadde, la sete ci asciugó acqua, acqua, acqua in ogni dove e nemmeno una goccia, nemmeno una goccia da bere e gli uomini spegnevano, spegnevano il respiro spegnevano la voce, nel nome dell’odio che tutti ci appagó, il cielo rigó di sbarre il suo portale il volto di fuoco, dentro imprigionó lo spettro vedemmo venire di lontano venire per ghermire, nero di dannazione vita e morte, vita e morte era il suo nome Matri mia, salvezza prendimi nell’anima Matri mia, salvezza prendimi questa é la ballata di chi si é preso il mare che lapide non abbia, ne ossa sulla sabbia né polvere ritorni, ma bruci sui pennoni nei fuochi sacri, nei fuochi alati della Santissima dei naufragati O Santissima dei naufragati vieni a noi che siamo andati senza lacrime senza gloria, vieni a noi, perdon, pietá.
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