(di
Nada Malanima)
E penso che una stanza sia una gabbia
e un’altra volta penso che
addio anche da me
e allora va
com’è che va
perché si sa
non ci si può far niente
non c’è bisogno di tante cose
di tormenti di distanze prepotenti
basta ridere a volte
ma non si faE le porte che sbattono
a volte io non so cos’è
ma penso che sia per te
e vivere qualcosa nelle mani
un’immagine una sposa
una rosa una storia
un angelo che vola
la testa non combina niente
con il cuore non c’ha a che fare
si può anche dire
e poi cos’è che vuoi
e poi cos’è che vuoiIo corro scalza sulla sabbia
se non ti sposti non ti salvi, non ti salvi
e allora
corro scalza sulla sabbia
se non ti sposti non ti salvi, non ti salviE vivere qualcosa nelle mani
un’immagine una sposa
una rosa una storia
un angelo che vola
la testa non combina niente
con il cuore non c’ha a che fare
si può anche dire
e poi cos’è che vuoi
e poi cos’è che vuoiIo corro scalza sulla sabbia
se non ti sposti non ti salvi, non ti salvi
e allora
corro scalza sulla sabbia
se non ti sposti non ti salvi, non ti salvi
e allora
corro scalza sulla sabbia
se non ti sposti non ti salvi, non ti salvi