Stella stellina – Francesco De Gregori

Album

È contenuto nei seguenti album:

1979 Viva l’Italia

Testo Della Canzone

Stella stellina – Francesco De Gregori di Francesco De Gregori

Nata sono nata nell’Africa d’Italia,
in qualche posto e in qualche modo sono pure cresciuta.
Non c’erano chitarre ai miei tempi,
non c’erano chitarre da suonare
ma fili d’erba quanti ne volevi tu da strappare e poi soffiare.
E sì la notte, ti potevi fidanzare con la luce dei treni che fischiavano lontano.
Probabilmente cominciò con la corriera e con la ferrovia,
un uomo chiuse lo sportello e la campagna volò via.
Avevi unghie laccate sopra mani da contadina
e due orecchini di corallo di quand’eri ragazzina.
E ti leggevi i libri che parlavono solo d’amore
e poi chissà che altro avevi dentro al cuore.
E un anno passa e un anno vola
e un anno cambia faccia e una città che muore,
che protegge e che minaccia.
E un uomo con il cappello che ti accompagna alla fermata
e tu che prendi la sua mano e pensi adesso si che sono innamorata.
E non importa niente se capisci che non era vero,
c’è sempre tempo per un’altra mano e per un sogno ancora intero.
Prendila come viene, prendila come vuoi,
non t’impicciare più della tua vita che non sono affari tuoi.
Prendila come viene, prendila come va,
stella stellina, stella cadente, stella, stella.

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

     
SOL  RE   MI-                    LA-    LA-7
Nata sono nata nell'Africa d'Italia
RE7
in qualche posto in qualche modo
                        SOL
sono pure cresciuta.
               RE       MI-
Non c'erano chitarre ai miei tempi
        LA-                        LA-7
non c'erano chitarre da suonare,
RE7
ma fili d'erba quanti ne volevi tu
            SOL
da strappare e poi soffiare;
MI-        SI7        MI-
e si la notte ti potevi fidanzare con la luce
LA7                                   RE    RE7
dei treni che fischiavano lontano.

Probabilmente comincio' con la corriera o con la ferrovia
un uomo chiuse lo sportello
e la campagna volo' via.
Avevi unghie laccate sopra mani da contadina
e due orecchini di corallo
di quand'eri ragazzina;
e ti leggevi i libri che parlavano solo d'amore
e poi chissa' che altro ancora avevi dentro al cuore.

E un anno passa, un anno vola, una nno cambia faccia
e' una citta' che morde,
che protegge e che minaccia.
E' un uomo con il cappello che ti accompagna alla fermata
e tu che prendi la sua mano e pensi
adesso si che sono innamorata;
e non importa niente se capisci che non era vero,
c'e' sempre tempo per un altra mano
e per un sogno ancora intero.

Prendila come viene, prendila come vuoi,
non t'impicciare piu' della tua vita che non sono affari tuoi.
Prendila come viene, prendila come va,
stella stellina, stella cadente, stella stella.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *