Sui tetti di Roma – Rebecca Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Sui tetti di Roma – Rebecca

Quest'anno l'ho passato a fare danni
stendo le mie emozioni come fossero dei panni
il sole tende ad asciugarli e poi a bruciarli
tento di rintracciarli, finisco col calpestarli.

E ho consumato ieri quattro pacchi di Marlboro
solo per sentir bruciare dentro tutto l'odio
da quando ci sei tu va tutto liscio come l'olio
c'ho messo un pò a capire che però il tuo era un imbroglio.

E devo ancora digerire
quei ricordi nel cassetto che non son riusciti a uscire
quante cosa ancora mi farai patire
prima di capire che è tempo di finire.

Sola sui tetti di Roma
scrivo questa strofa che parla di me
come d'estate la pioggia, cadrò disinvolta
ma non su di te.

Apro il libro e giro a vuoto fra le pagine
cerco di dare un senso.. 'sta voragine che è tanto buia
quanto fragile, di cartilagine
che se poi tocco la tua pelle brucio le pagine.

Mi si appannano gli occhi solo a respirare
metto su un pò d'acqua e tendo a sprofondare
no che non so più nuotare, mi devo abituare
chi mi dà una mano mi lasia sempre cascare.

Questo 2020 mi fa la schiena a pezzi
anche se becco il virus poi sei tu che me la spezzi
rimaniano sempre distanti ma connessi
ci abbronziamo coi riflessi di questi aggeggi.

Sola sui tetti di Roma
scrivo questa strofa che parla di me
come d'estate la pioggia, cadrò disinvolta
ma non su di te.

In queste giornate vuote passo il tempo sul divano
e dimmi te a che programma stiamo
perdo l'equilibrio e ci baciamo
e per la foga ci innamoriamo.

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