Tango delle Gheishe

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Testo Della Canzone

Tango delle Gheishe di Gabrè

(TortoraLama)

Quando a sera l’ombra discende
calma sull’oriente in fior,
dai porti del Giappon
a frotte vengon fuor
le profumate Gheishe dell’amor.

Oh, dolci passettini
d’uccelli in volo
cinguettanti un pò.
Vanno e spesso, nel silenzio, pian pian,
cantano le Musmé.

Bambole di seta,
ninnoli del cuore
lievi come fragili bisquit,
noi siamo dell’amor,
noi siamo del mister
i piccoli trastulli del piacer.

Dalla bianca nave approdata
scese il bruno marinar,
portava negli occhion
l’incanto del suo mar
e, chiusa in cuor,
la febbre dell’amor.

“Oh piccolo tesor”
egli disse allor
alla sua Musmé
e la bimba stretta
al bruno stranier
tra i baci sospirò.

Bambole di seta,
ninnoli del cuore
lievi come fragili bisquit,
noi siamo dell’amor,
noi siamo del mister
i piccoli trastulli del piacer.

Nelle folli strette d’amore
palpitava come un fior.
Oh, quanto spasimar!
Sul pallido visin
le si leggeva, triste,
il suo destin.

E il giorno che
il suo bene partiva,
allora essa l’abbracciò,
ma nel bacio dell’addio
il suo cuor
stanco s’abbandonò.

Bambole di seta,
ninnoli del cuore
lievi come fragili bisquit,
noi siamo del mister,
noi siamo dell’amor
i piccoli trastulli del piacer.

Spezzata dall’amor
sparì col suo mister
il piccolo trastullo del piacer!

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