Tanto va la gatta al lardo – su e giù

Testo Della Canzone

Tanto va la gatta al lardo – su e giù di Giganti

Lungo e disteso t’hanno trovato
Con quattro colpi piantati nel petto
A tradimento t’hanno sparato…..
Quando il tuo corpo hanno trovato
Senza scarpe e senza vita
I tuoi occhi neri sbarrati nel vuoto
Davanti alla morte
Avevano fotografato la paura
Quando il tuo corpo hanno trovato
Senza scarpe e senza vita
Nella tua bocca
Ancora spalancata
Ad invocare l’ultimo aiuto
C’era solo terra e non respiroNel tuo letto di morte
Col tuo vestito di festa
Ti hanno vegliato due giorni
Ti ha visto tutto il paese
Ti hanno baciato le mani
Accarezzato i capelli
Hanno sfilato in silenzio
Son tutti senza parole
La casa è piena di gente
La gente piange e poi prega
Ogni preghiera è una rosa
Ti hanno coperto di fiori

Ed io, seduto su una sedia guardo tutto ma
Non ho il coraggio di guardarti

A chi debbo ringraziare per questo figlio morto
Per questo mio dolore
e questo mio dolore, per questo mio dolore, per questo mio dolore
A chi debbo ringraziare, a chi debbo ringraziare
La mano che ti ha ucciso
L’egoismo del potere
O il mio orgoglio smisurato,
il senso che io dò all’onore

Sapevo di non potere
Lottare con le montagne
Ma ero pronto a pagare
Pagare io di persona
Come potevo pensare
Io che ti ho dato la vita
Di regalarti alla morte
Parlare non serve a niente
Ora il tuo corpo ha un vestito
Coperto solo di fiori
Abbandonato sul letto
Sopra il tuo letto di morte

Ed io, seduto su una sedia guardo tutto ma
Non ho il coraggio di guardarti

A chi debbo ringraziare per questo figlio morto
Per questo mio dolore
e questo mio dolore, per questo mio dolore, per questo mio dolore
A chi debbo ringraziare, a chi debbo ringraziare

Tua madre, la terra, in una nuova ferita
Coprirà il tuo corpo come un germoglio di grano
Che morirebbe d’inverno
senza spuntare mai

No no no, non è vero
Questa è solo fantasia
Questa terra ti odierà
Scaverà dentro di te
Il tuo volto sfigurerà
Ma cosa resterà di….

Tua madre, la terra, ti pianterà nel cuore
Radici di rose per darti la vita
Ogni anno in primavera
Quando il sole tornerà

No no no, non è vero
Questa è solo poesia
Questa terra ti odierà
Scaverà dentro di te
Il tuo volto sfigurerà
Ma cosa resterà, cosa resterà di….

Resterà soltanto, solamente il mio rimorso
Come un’ombra no no no, non mi lascerà
Urlerà di notte
Di notte nel silenzio
No no non mi distruggerà, non mi distruggerà

Io piango, io piango, io piango
So chi devo ringraziare
Ma so che devo fare
Sì, so chi devo ringraziare
Ora so che devo fare

Lui certamente conosce chi è stato
E già lo aspetta al crocevia
E quando passa
Lungo il fossato
Gli spara in faccia
E così sia….

“Addì 18 agosto 1936, in contrada Sorci è stato ritrovato un morto sparato……
19 agosto ’36, all’altezza delle terrazze del Buonconvento è stato trovato un morto sparato…
20 agosto ‘36, alla presenza di tre guardie, e mia, si costituisce Calogero Sonnino, dichiarandosi l’uccisore
dell’uomo trovato alle terrazze del Buonconvento, e padre del ragazzo trovato ucciso in contrada Sorci…
22 agosto 1936, tramite la mia persona Sonnino fa sapere alla famiglia di volere il figlio sepolto nel suo
podere
25 agosto 1936, alla presenza del medico legale, del curato, del sepoltore, di sette congiunti, e mia, si
procede alla tumulazione, durante lo scavo, all’improvviso, dalla terra……..”

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *