Il Testo della canzone di:
Un Giorno Balordo – Diaframma
Oggi è un giorno balordo
La mattina è una spina nel fianco e mi dice: “Bye, bye”
Oggi è un giorno balordo
La bottiglia mi scoppia in testa e io non sono ubriaco
E non mi importa più di averti accanto
Per fulminarmi poi nel nome di niente
Chissà se poi gli eroi vivono solo d'aria
O se è la madre che gli rammenda i calzini
Giuro, ho visto luci forti come mai prima
E poi lungo le strade, che sono bianche
Come linee di foglio, io sono caduto
Giuro, ho visto luci grandi come mai prima
Largo raggio che illumini notte e giorno
Largo raggio che guidi, mia memoria che ascolti
Luci di una nave che poi è partita, partita senza di me
Luci di una nave che poi è partita, io sono caduto
Lasciati andare, tanto queste strade
Non conducon più da nessuna parte
Lasciati andare, tanto queste strade
Porta, via con sé, detriti e solitudini
Devono esister case, case e alberghi lontani
Devono esserci stanze che siano fredde
Meno fredde che fuori
Quattro mura intorno
Devono esister modi per scordarsi in fretta
Tutto il male che già dato
Tutto il male avuto, tutto quello da fare
Deve esistere un modo
Per inventarsi manovre che infrangano un codice
Poi un altro ed un altro ancora
E trovarsi per caso senza una ragione
In aperta campagna
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