Un giorno nella via

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Testo Della Canzone

Un giorno nella via di Ivan Della Mea

Un giorno nella via riconobbi in un barbone
l’ombra del babbo mio ormai alcolizzato:
un povero uomo, un povero disgraziato
con sessant’anni neri gravanti sul groppone,
con sessant’anni neri gravanti sul groppone.

Mi misi al suo fianco, non mi riconosceva;
gli dissi chi ero, mi biascicò in faccia:
puzzava di grappa, di rancida vinaccia;
aveva il viso giallo peggio di un limone
aveva il viso giallo peggio dì un limone.

Con lo sguardo vuoto, il volto esaltato,
parlò lungamente, ma in sostanza disse
che in tutta la sua vita, in fede, egli visse
per un ideale che era destinato
a diventare il credo di tutto il creato.

«Se avessi cento uomini, ognun come me ardito,
in quattro e quattr’otto saremmo al potere.
Io tornerei al paese, a fare il brigadiere,
andrei a cavallo guardato e riverito
andrei a cavallo guardato e riverito».

Oramai la sua memoria smarriva nel vento
alla ricerca vana di una passata gloria:
sul labbro tornò quell’alito di boria:
rividi il padre mio quand’era temuto
rividi il padre mio quand’era temuto.

Ma poi la realtà, d’un tratto lo riprese,
mi disse: «Figliolo, non hai cento lire,
ormai non mi resta altro che bere,
annego il passato e posso sognare:
li vedo i cento arditi e continuo a sperar».

S’avvia ciondolando e sembra un barbone;
lo sguardo fisso a terra e non vede niente.
Con le mie cento lire si perde tra la gente:
con cento lire un litro di illusione
con cento lire un litro di illusione.

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