Album
È contenuto nei seguenti album:
1970 La buona novella
Testo Della Canzone
Via della Croce di Fabrizio De Andrè
Poterti smembrare coi denti e le mani,
sapere i tuoi occhi bevuti dai cani, di morire in croce puoi essere grato a un brav’uomo di nome Pilato. Ben più della morte che oggi ti vuole t’uccide il veleno di queste parole: le voci dei padri di quei neonati. da Erode per te trucidati. Nel lugubre scherno degli abiti nuovi misurano a gocce il dolore che provi; trent’anni hanno atteso col fegato in mano, i rantoli di un ciarlatano. Si muovono curve le vedove in testa, per loro non è un pomeriggio di festa ; si serran le vesti sugli occhi e sul cuo con riconoscenza ora soffron la pena gli spasimi di un redentore. ma questo domani, con fede migliore, ormai che han veduto il tuo sangue di uomo non sono venuti a esibire un dolore non hanno la faccia di chi si compiace eppure hanno un posto d’onore. non sono stupiti a vederti la schiena eppure ti stanno vicini. a piangerli sotto non han che le madri, in fondo son solo due ladri.
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Accordi
Em D Poterti smembrare coi denti e le mani... G Am9 Sapere i tuoi occhi bevuti dai cani... Em Di morire in croce puoi essere grato D B a un brav'uomo di nome Pilato. Em D Ben più della morte che oggi ti vuole, G Am9 t'uccide il veleno di queste parole, Em le voci dei padri di quei neonati C Em da Erode per te trucidati. Am9 Em Nel lugubre scherno degli abiti nuovi G misurano a gocce il dolore che provi... Am9 Cm trent'anni hanno atteso, col fegato in mano, C Em i rantoli d'un ciarlatano. D Si muovono curve le vedove in testa, G Am9 per loro non è un pomeriggio di festa, Em si serran le vesti sugli occhi e sul cuore, D B ma filtra dai veli il dolore. Em D Fedeli, umiliate da un credo inumano G Am9 che le volle schiave già prima di Abramo, Em con riconoscenza ora soffron la pena C Em di chi perdonò a Maddalena... Am9 Em di chi con un gesto, soltanto fraterno, G una nuova indulgenza insegnò al Padreterno Am9 Cm e guardano in alto, trafitti dal sole, C Em gli spasimi di un redentore. D Confusi alla folla, ti seguono muti, G Am9 sgomenti al pensiero he tu li saluti... Em a redimere il mondo, gli serve pensare, D B il tuo sangue può certo bastare. Em D La semineranno per mare e per terra, G Am9 tra boschi e città la tua Buona Novella, Em ma questo domani, con fede migliore... C Em stasera è più forte il terrore. Am9 Em Nessuno di loro ti grida un addio G per non esser scoperto cugino di Dio, Am9 Cm gli apostoli han chiuso le gole alla voce... C Em fratello, che sanguini in croce. D Han volti distesi, già inclini al perdono, G Am9 ormai che han veduto il tuo sangue di uomo Em fregiarti le membra di rivoli viola, D B incapace di nuocere ancora. Em D Il potere, vestito d'umana sembianza, G Am9 ormai ti considera morto abbastanza Em e già svolge lo sguardo a spiar le intenzioni C Em degli umili, degli straccioni... Am9 Em ma gli occhi dei poveri piangono altrove, G non sono venuti a esibire un dolore Am9 Cm che alla via della croce ha proibito l'ingresso C Em a chi ti ama come sé stesso. D Son pallidi al volto, scavati al torace, G Am9 non hanno la faccia di chi si compiace Em dei gesti che ormai ti propone il dolore... D B eppure hanno un posto d'onore. Em D Non hanno negli occhi scintille di pena, G Am9 non sono stupiti a vederti la schiena Em piegata dal legno che a stento trascini... C Em Am9 eppure ti stanno vicini. Perdonali se Em non ti lasciano solo, se sanno morir G Am9 sulla croce anche loro, a piangerli sotto Cm C non han che le madri: in fondo son solo due... ladri. *** |