Via Paolo Fabbri 43

Album

È contenuto nei seguenti album:

1976 Via Paolo Fabbri 43
1998 Guccini Live Collection – Disc 1
2010 Storia di altre storie

Testo Della Canzone

Via Paolo Fabbri 43 di Francesco Guccini

Fra “krapfen” e “boiate” le ore strane son volate,
grasso l’ autobus m’ insegue lungo il viale
e l’ alba è un pugno in faccia verso cui tendo le braccia,
scoppia il mondo fuori porta San Vitale
e in via Petroni si svegliano,
preparano libri e caffè
e io danzo con Snoopy e con Linus
un tango argentino col caschè!

Se fossi più gatto, se fossi un po’ più vagabondo,
vedrei in questo sole, vedrei dentro l’ alba e nel mondo,
ma c’è da sporcarsi il vestito e c’è da sgualcire il gilet:
che mamma mi trovi pulito qui all’ alba in via Fabbri 43!

I geni musicali preannunciati dai giornali
hanno officiato e i sacri versi hanno cantati,
le elettriche impazziscono, sogni e malattie guariscono,
son poeti, santi, taumaturghi e vati:
con gioia e tremore li seguo
dal fondo della mia città,
poi chiusa la soglia do sfogo
alla mia turpe voglia…. ascolto Bach!

Se solo affrontassi la mia vita come la morte,
avrei clown, giannizzeri, nani a stupir la tua corte,
ma voci imperiose mi chiamano e devo tornare perchè
ho un posto da vecchio giullare qui in via Paolo Fabbri 43!

Gli arguti intellettuali trancian pezzi e manuali,
poi stremati fanno cure di cinismo,
son pallidi nei visi e hanno deboli sorrisi
solo se si parla di strutturalismo.
In fondo mi sono simpatici
da quando ho incontrato Descartes:
ma pensa se le canzonette
me le recensisse Roland Barthes!

Se fossi accademico, fossi maestro o dottore,
ti insignirei in toga di quindici lauree ad honorem,
ma a scuola ero scarso in latino e il “pop” non è fatto per me:
ti diplomerò in canti e in vino qui in via Paolo Fabbri 43!

Jorge Luis Borges mi ha promesso l’ altra notte
di parlar personalmente col “persiano”,
ma il cielo dei poeti è un po’ affollato in questi tempi,
forse avrò un posto da usciere o da scrivano:
dovrò lucidare i suoi specchi,
trascriver quartine a Kayyam,
ma un lauro da genio minore
per me, sul suo onore, non mancherà…

Se avessi coraggio, se aprissi del tutto le porte,
farei fuochi greci e girandole per la tua fronte,
ma sai cosa io pensi del tempo e lui cosa pensa di me:
sii saggia com’ io son contento qui in via Paolo Fabbri 43!

La piccola infelice si è incontrata con Alice
ad un summit per il canto popolare,
Marinella non c’ era, fa la vita in balera
ed ha altro per la testa a cui pensare:
ma i miei ubriachi non cambiano,
soltanto ora bevon di più
e “il frate” non certo la smette
per fare lo speaker in TV.

Se fossi poeta, se fossi più bravo e più bello,
avrei nastri e gale francesi per il tuo cappello,
ma anche i miei eroi sono poveri, si chiedono troppi perchè:
già sbronzi al mattino mi svegliano urlando in via Fabbri 43!

Gli eroi su Kawasaki coi maglioni colorati
van scialando sulle strade bionde e fretta,
personalmente austero vesto in blu perchè odio il nero
e ho paura anche d’ andare in bicicletta:
scartato alla leva del jet-set,
non piango, ma compro le Clark,
se devo emigrare in America,
come mio nonno, prendo il tram!

Se tutto mi uscisse, se aprissi del tutto i cancelli,
farei con parole ghirlande da ornarti i capelli,
ma madri e morali mi chiudono,
ritorno a giocare da me:
do un party, con gatti e poeti,
qui all’ alba in via Fabbri 43!

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Accordi

   
     Sol
Fra "krapfen" e "boiate" 
       Do7
le ore  strane son volate
       Sol		 Do7
grasso l'autobus m'insegue 
	  Sol
lungo il viale e l'alba è un pugno in faccia 
     Do7
verso cui tendo le braccia
	   Sol       Do7
scoppia il mondo fuori porta 
       Sol
San Vitale
Mim			Do7
e in via Petroni si svegliano, 
    Sol		     La7
preparano libri e caff? 
     Sol			Re7
e io danzo con Snoopy e con Linus  
	      Do7
Un tango argentino
       Sol
col caschè.
   Sol		      Do7+
(Se fossi più  gatto, se fossi 
	       Sol
un po' più vagabondo
			    Do7+
vedrei in questo sole, vedrei 
		     Sol
dentro  l'alba e nel mondo
   Mim			    Do7
ma c'è  da sporcarsi il vestito
  Sol			    La7
e c'è  da sgualcire il gilè 
    Sol		     Re
che mamma mi trovi pulito qui 
		 Do7    Sol
all'alba in via Fabbri 43).
I genii musicali 
preannunciati dai giornali 
hanno officiato e i sacri versi 
hanno cantati
le elettriche impazziscono, 
sogni e malattie guariscono, 
son poeti, santi, 
taumaturghi e vati
con gioia e tremore li seguo
dal fondo della mia città 
poi chiusa la soglia do sfogo 
alla mia turpe voglia: ascolto Bach.
(Se solo affrontassi la mia vita 
come la morte
avrei clown, giannizzeri e nani 
a stupir la tua corte
ma voci imperiose mi chiamano
e devo tornare perch? 
ho un posto da vecchio giullare, 
qui, in via Paolo Fabbri 43).
Gli arguti intellettuali 
trancian pezzi e manuali, 
poi stremati
fanno cure di cinismo,
son pallidi nei visi e 
hanno deboli sorrisi 
solo se si parla
di strutturalismo
in fondo mi sono simpatici
da quando ho incontrato Descartes
ma pensa se le canzonette 
me le recensisse Roland Barthes.
(Se fossi accademico, fossi 
maestro o dottore
ti insignirei in toga di quindici
lauree ad honorem
ma a scuola ero scarso in latino
e il "pop" non è  fatto per me
ti diplomerà  in canti e in vino 
qui in via Paolo Fabbri 43).
Jorge Luis Borges 
mi ha promesso l'altra notte 
di parlar personalmente 
col "persiano"
ma il cielo dei poeti 
è un po' affollato in questi tempi,
forse avrà un posto da usciere 
o da scrivano
dovrà lucidare i suoi specchi
trascriver quartine a Kayyam
ma un lauro, (da genio minore) 
per me, sul suo onore
non mancher?.
(Se avessi coraggio, se aprissi 
del tutto le porte
farei fuochi greci e girandole 
per la tua fronte
ma sai cosa io pensi del tempo
e lui cosa pensa di me
sii saggia come io son contento 
qui in via Paolo Fabbri 43).
La piccola infelice 
si è incontrata con Alice 
ad un summit
per il canto popolare
Marinella non c'era, 
fa la vita in balera, 
ed ha altro per la testa
a cui pensare
ma i miei ubriachi non cambiano
soltanto ora bevon di più 
e il frate" non certo la smette 
per fare lo speaker in TV.
(Se fossi poeta, se fossi 
più  bravo e più  bello
avrei nastri e gale francesi 
per il tuo cappello
ma anche i miei eroi sono poveri
si chiedono troppi perchè 
già sbronzi al mattino 
mi svegliano urlando 
in via Paolo Fabbri 43).
Gli eroi su Kawasaki 
coi maglioni colorati 
van scialando sulle strade
bionde e fretta
personalmente austero 
vesto in blu perchè  odio il nero 
e ho paura
anche di andare in bicicletta
scartato alla leva del jet-set
non piango, ma compro le Clark
se devo emigrare in America come mio nonno
prendo il tram.
(Se tutto mi uscisse, se aprissi 
del tutto i cancelli
farei con parole ghirlande 
da ornarti i capelli
ma madri e morali mi chiudono
ritorno a giocare da me
do un party, con gatti e poeti, 
qui all'alba in via Fabbri 43).

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