(
Solingo (
Paolo Conte) –
Giancarlo Trombetti)
Può succedere di tutto qui
ma la scena è presentabile
sono sola, sono sola
Ecco una distanza minima,
impalpabile divinità
sono sola, sono sola.
Posso renderti partecipe,
ma mi piace solo alludere
La memoria è solitudine
tu sei solo
Arriviamo a un gioco immobile,
ogni oggetto è un abitudine
Ce ne andiamo, ci spostiamo
Da domani sarò in Messico
sotto una coperta ruvida
meno sola, meno sola
Solo l’aria è indomabile
in un vuoto caraibico
sono sola, sono sola.
La tua immagine mi è utile
scandagliando un altro oceano
tutto il tempo di pensarci su.
Sono sola
La tua immagine mi è utile
non immagino più niente ormai
sono sola, sono sola aaaa.
Tu mi chiedi l’impossibile
con un gesto imprevedibile,
ma le maschere del Messico
stanno zitte in mezzo agli attimi. Sono sola
Da domani sarò in Messico, sotto a una coperta ruvida
meno sola, meno sola