Zerbo – Eugenio Finardi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Zerbo – Eugenio Finardi

Ti ricordi Zerbo, diecimila persone
Si giocava a fare Woodstock sulla riva del fiume
C'era l'acqua, il sole, non c'era la corrente
Ma anche con poca musica non importava niente
E al Lambro del '74, la sensazione
Che per la prima volta ci fosse dell'organizzazione
Che si stesse cambiando per arrivare all'unione
Di tutte le forze in una sola direzione

E dopo il quindici giugno, il tempo dell'utopia
“Fra poco il vecchio mondo lo spazzeremo via”
Si occupavano le case, dalla radio si parlava
Si faceva qualsiasi cosa con un'energia nuova
Ma all'ora del '76 il mito era crollato
Perso nei calci ad un pollo surgelato
Tra fiumi di cazzate nella foga del momento
Ci si prende a sprangate anche dentro al movimento

Adesso Andrea è stato in India ed ha cambiato nome
Si chiama Majid e si veste da Arancione
Mario mi ha dato i suoi quadri ed è andato giù in Brasile
A cercare la fortuna e un nuovo sogno da realizzare
E noi invece anche stasera siamo ancora qui a suonare
Inseguendo un sogno perché è un gran bel mestiere
Forse sono cambiato o solo un po' cresciuto
Ma nella Musica Ribelle io ci ho comunque creduto...

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