Il telefono paroliere

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

Il telefono paroliere di Filastrocche

Un telefono a gettone
aveva una gran passione
per le canzoni leggere
e diventar paroliere
era il suo sogno segreto.
Beh, non poi tanto segreto…
Infatti nel bar dove stava
proprio nessuno l’ignorava!
Forse i versi erano strani,
ma tutti battevan le mani.
«Bravo! – dicevano i bicchieri –
Sei il più bravo dei parolieri!».
Il telefono gongolava:
che gran gioia questo gli dava!
Ma un brutto giorno lui si guastò
ed il bar molto triste diventò.
Di notte ormai, senza rumore,
passavan lente tutte le ore…
Lo sapevano il banco
e i tavolini di fianco,
il juke-box, le tazzine,
le sedie e le lampadine.
Esso di notte scriveva,
meditava e correggeva.
«Un, due, tre e poi tu, tu…
No, forse è meglio un tu di piú! »
componeva tutto intento
finché non era contento.
Poi leggeva agli amici
con occhi molto felici:
«Drin, drin, drin, pronto, pronto,
forza parli che ci conto!»
Infine esso fu riparato
e da tutti fu festeggiato.
Il juke-box, per quella sera,
accompagnò con musica vera
del telefono ogni canzone,
mentre il lungo bancone
si mise a cantarle in coro
e tutti insieme con loro.
Che gran festa fu quella sera,
perché l’amicizia sincera
è piú importante del successo,
come ormai ripete spesso
un telefono molto saggio
che ne ha goduto il vantaggio.

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *