È la colonna sonora dei seguenti libri:
Testo Della Poesia
Il telefono paroliere di Filastrocche
Un telefono a gettone
aveva una gran passione per le canzoni leggere e diventar paroliere era il suo sogno segreto. Beh, non poi tanto segreto… Infatti nel bar dove stava proprio nessuno l’ignorava! Forse i versi erano strani, ma tutti battevan le mani. «Bravo! – dicevano i bicchieri – Sei il più bravo dei parolieri!». Il telefono gongolava: che gran gioia questo gli dava! Ma un brutto giorno lui si guastò ed il bar molto triste diventò. Di notte ormai, senza rumore, passavan lente tutte le ore… Lo sapevano il banco e i tavolini di fianco, il juke-box, le tazzine, le sedie e le lampadine. Esso di notte scriveva, meditava e correggeva. «Un, due, tre e poi tu, tu… No, forse è meglio un tu di piú! » componeva tutto intento finché non era contento. Poi leggeva agli amici con occhi molto felici: «Drin, drin, drin, pronto, pronto, forza parli che ci conto!» Infine esso fu riparato e da tutti fu festeggiato. Il juke-box, per quella sera, accompagnò con musica vera del telefono ogni canzone, mentre il lungo bancone si mise a cantarle in coro e tutti insieme con loro. Che gran festa fu quella sera, perché l’amicizia sincera è piú importante del successo, come ormai ripete spesso un telefono molto saggio che ne ha goduto il vantaggio.
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