Per fortuna c’è il cavaliere

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

Per fortuna c'è il cavaliere di Fausto Amodei

Io divento vecchio come penso accada
a parecchi miei coetanei
e mi accorgo ormai di perdere per strada
certi impulsi più spontanei.

Già da qualche tempo in me non provo gusto
a lanciar degli improperi
e non riesco più a tirar qualche robusto
bell’insulto come ieri.

No non provo più l’antica sensazione
che ricordo calda e viva
allorchè covavo un po’ d’indignazione
o lanciavo un’invettiva.

Chiaro oggetto dei miei strali tempo addietro
certo adesso non l’adulo
ma da un pezzo non gli grido vade retro
tanto meno vaffanculo.

Con una certa preoccupazione
mi chiedo non da adesso
per quale causa per che ragione
ciò possa esser successo.

O l’ideale subì un tracollo
rapido e repentino
originato forse dal crollo
del muro di Berlino.

O è la vecchiaia che mi ha portato
una saggezza anemica
che ad un giudizio vieppiù pacato
toglie ogni vis polemica

Qualche mio amico nutre il sospetto
dai tratti maliziosi
che questi fatti siano l’effetto
dell’arteriosclerosi.

Ma per fortuna c’è il Cavaliere
che da noi vecchi barbagianni
il turpiloquio torna a piacere
come se avessimo vent’anni.

Ma per fortuna c’è Berlusconi
basta guardarlo bene in faccia
e torna senza più inibizioni
il gusto della parolaccia.

Basta guardarlo che fa il politico
con quel sorriso un po’ lapideo
e ti vien voglia anche se stitico
di scacazzare contro il video.

Lordare schermi è un vizio ormai
che coglie chi lo sta a guardare
su reti Mediaset e reti Rai
e anche in tv satellitare.

Diventando vecchio come chiunque abbia
gli anni miei sopra le spalle
mi dàn solo più fastidio anziché rabbia
mascalzoni e rompiballe.

Invecchiando con l’idea d’esser più saggio
si diventa un po’ conigli
e non so se per paura o per coraggio
ci si limano gli artigli.

E non oso a volte dire pane al pane
e neppure vino al vino
né chiamar bastardi i figli di puttane
né fascista un ex missino.

Mi succede d’incazzarmi soprattutto
in un ambito privato
e l’incazzatura manca di costrutto
e di senso dello Stato.

Le incazzature nei tempi andati
venivan naturali
sopra argomenti con connotati
politici e sociali.

Al giorno d’oggi ogni battaglia
sul pubblico interesse
par nulla più che un fuoco di paglia
per far patate lesse.

Chiamar bandito chi fa il brigante
assiso a un ministero
è giudicato poco elegante
anche se fosse vero.

Chiamar puttana chi la dà via
all’ombra del palazzo
san tutti che non è una bugia
ma gliene importa un cazzo.

Ma per fortuna c’è il Cavaliere
il capoclan forzaitaliota
dir che ha la faccia come il sedere
ti fa sentire patriota.

Ma per fortuna c’è Berlusconi
che mi riporta ai miei vent’anni
quando cantavo delle canzoni
per dichiarar guerra ai tiranni.

Se fa prescrivere ogni reato
se fa annullare tutti i processi
rafforza il dubbio, già ben fondato
che quei reati li ha commessi.

Con Berlusconi con Bossi e Fini
coi corruttori e coi corrotti
non si può non esser giacobini
o addirittura sanculotti.

Dato che l’età raffredda le passioni
e confondo un po’ i valori
i padroni non li chiamo più padroni
ma li chiamo imprenditori.

E la proprietà non pare più sia un furto
fatto in danno ai proletari
c’è chi afferma che il profitto vada assorto
agli onori degli altari.

Il vecchio furore anticapitalista
si è con gli anni un po’ smorzato
e c’è sempre meno gente che persista
a dar regole al mercato.

Lo stato borghese noto comitato
agli affari e ai patrimoni
già da un pezzo non si sente più accusato
d’esser servo dei padroni.

Poveri in canna e ricchi sfondati
devono andar d’accordo
di modo che con tassi elevati
cresca il prodotto lordo.

Prodotto lordo che è il vero frutto
dell’accordo vigente
tra i pochi furbi che ne han tutto
e i molti che ne han niente.

L’indice Mib che scende o che sale
è l’unico criterio
per dir se il mondo va bene o male
in modo proprio serio.
L’indice Mib che sale o che scende
è un sintomo sicuro
da cui il male o il bene dipende
sia oggi che in futuro.

Ma per fortuna c’è il Cavaliere
diventa archetipo esemplare
di chi c’ha i soldi e c’ha il potere
che con quei soldi può comprare.

Se questo Ali Babà coi suoi ladroni
rubando non fa più reato
solo perchè vinte le elezioni
il furto l’ha derubricato.

L’impegno anticapitalista
messo in soffitta ma non domo
non chiede più d’esser comunista
ma solamente un galantuomo.

Perchè l’italia si liberasse
di quest’eletta compagnia
più che un normale scontro di classe
ci andrebbe un blitz di polizia.

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *