2035 – Don Diegoh Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
2035 – Don Diegoh


Forse mi ricorderò di luglio per il buio
Degli occhi che piovono il diluvio
Di lei e di lui, seduti al tavolo del bar
Che sciolgono un legame come fosse una società
Ti ho voluto bene, S.P.A.
Tu mi hai fatto male, S.R.L.
Cosa bevi? Una spremuta di onestà
E un caffè che svegli la lucidità
Questa vita suona come una contraddizione
Dopo che hai passato una giornata a bestemmiare
Ti fa stare al freddo, fuori sul balcone
Nel silenzio, fermo, credi di pregare
E sposare le illusioni di un minuto
Sull'altare delle cose che hai perduto
Col vestito buono delle ultime occasioni
Il coraggio: un testimone che non hai avuto
Per quel poco d'amore che c'è
Sto chiedendo da chi verranno lette queste lettere
Per un figlio che forse non avrò mai
Mentre penso a tutto quello che ancora può essere
Chiamo un taxi per un viaggio, rifletto
Su una notte che non ha più voglia di passare
Su queste canzoni che ora non sono più nostre
Che fine fanno i fiori lasciati nel temporale?
I pensieri scritti sulla carta di giornale
Volano come i palazzi sul mare
Per favore, amore, insegnami a imparare
Che non sono l'insieme dei miei vuoti da colmare
Mentre il tempo spara le ultime cartucce
Contro un cuore che nel tempo si riduce
Il passato che si volta mentre fugge
I suoi sguardi sono chiodi nella luce
Le mie convinzioni ora sono polvere
Sulla lama del futuro da rincorrere
Come i cani coi bastoni dei padroni
Come chi è in ritardo in tutte le stazioni

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