(di J.M. Lacalle – A. Gamse – Bruno)
*
Enzo Jannacci –
1985 L’importante
Nel cuor
della Pampa profumata
va il suon
d’una dolce serenata.
Tra i fior,
canta il gitano alla sua amata
la bella canzon
con immensa passion.
Amapola,
dolcissima Amapola,
la sfinge del mio cuore
sei tu sola.
Io ti bramo,
t’invoco follemente
per dirti t’amo
appassionatamente.
Amapola,
vaghissima Amapola
la luce dei miei sogni
sei per me.
Deliziosa,
armoniosa
come il suono
della mia mandola.
Di già
spunta l’alba di lontano
e ancor
canta il misero gitano.
Lassù,
dalla sua amata attende invano
un bacio ed un fior,
un sospiro d’amor.
Amapola,
vaghissima Amapola
la luce dei miei sogni
sei per me.
Deliziosa,
armoniosa
come il suono
della mia mandola.