Album
È contenuto nei seguenti album:
Testo Della Canzone
Inutile – Francesco Guccini di Francesco Guccini
A Rimini la spiaggia com’è vuota, quasi inutile di marzo,
deserta dell’ estate, in ogni simbolo imbecille e vacanziera e noi, senza nemmeno un poco d’ ironia, fra gusci e quarzo, ad inventare insieme primavera. Era piovuto piano e senza pause quasi fino a quel momento, Compiendo poi quel rito inevitabile e abusato, Scoprimmo che oggi il mare lascia un povero relitto, Parlare, poi di cosa? Di quel vino troppo freddo e un poco andato? E dire che volevo regalarti un compleanno un po’ diverso, Però malgrado tutto si era stati bene assieme, Ma se fossimo stati un’ altra coppia fra le tante Domanda forse inutile, com’era forse inutile quel giorno,
|
Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.
[nextpage title=”Accordi per chitarra”]
Accordi
Re7+ Do7+ Re7+ Do7+ Re7+ A Rimini la spiaggia Do7+ Re7+ Re4 Re7 com'? vuota, quasi inutile di marzo, Sol La4 deserta dell'estate, in ogni simbolo La7 Re7+ Re7 imbecille e vacanziera; Sol Fa#-7 Mi-7 La7 Re e noi, senza nemmeno un poco d'ironia, Fa#7 Sol fra gusci e quarzo, La7 La4 La7 Re La7 ad inventare insieme primavera. Re7+ Do7+ Era piovuto piano e senza pause Re7+ Re4 Re7 quasi fino a quel momento; Sol Mi-7 picchiando sopra ai pali della spiaggia La7 Re7+ Re7 il mare si spezzava in lem--bi; Sol Mi-7 La7 Re nel ristorante vuoto il cameriere, Fa#7 Sol assorto e lento, La7 La4 La7 Re7+ La-7 Re7 cifrava il rebus dei cumulonembi. Sol La7 Compiendo poi quel rito Re Re7 inevitabile e abusato Sol La7 corremmo coraggiosi e scalzi Re Re7 lungo la battigia; La-7 Re7 di un verde di bottiglia Si-7 Sol era quel mare affaticato, Sib Re La7 l'aria una stanza grigia. Mi-7 La7 Scoprimmo che oggi il mare Re Re7 lascia un povero relitto, Sol La7 naufragi di catrame Re Re7 e di lattine arrugginite; La-7 Re7 parlare era soltanto Si-7 Sol un altro inutile delitto Sib Re La7 contro le nostre vite. Parlare, poi di cosa? Di quel vino troppo freddo e un poco andato? O di quel fritto misto dato lì con malagrazia naturale? A chi è triste di suo come un limone già adoperato dì ancora più tristezza mangiar male. E dire che volevo regalarti un compleanno un po' diverso, ma in noi turisti fuori di stagione c'era tutto di sbagliato: la notte, già una cosa andata via, il mattino perso e il pomeriggio forse già sciupato. Però malgrado tutto si era stati bene assieme, così, senza un futuro, in incertezza intenerita. Pensavo: "Farlo o no? Parlare o no? Restare assieme e poi cambiarsi vita? Ma se fossimo stati un'altra coppia fra le tante avremmo trasformato tutto in quella poca gioia, o avremmo litigato per sfogare ad ogni istante l'urlare della noia?" Re7+ Domanda forse inutile, Do7+ Re7+ Re4 Re7 com'era forse inutile quel giorno, Sol La4 da prendere così come veniva, La7 Re7+ Re7 senza calcolare il re---sto; Sol Fa#-7 Mi-7 ci salutammo in fretta, La7 Re Fa#7 Sol e in fretta anch'io feci ritorno: La7 La4 La7 Re7+ Do7+ di marzo si fa sera ancora presto. |