Canzoni popolari Lombardia
Povero Cavallotti
che nome avevi Felice
finire così infelice
non ti dovea seguir
non ti dovea seguir
Dal deputato Macola
un colpo nella gola
troncò la sua parola
e tosto egli spirò
e tosto egli spirò
Così preziosa vita
per caso iniquo e fello
si spense in un duello
che non dovea seguir
che non dovea seguir
Piangi deh piangi o popolo
colui che t’amò tanto
ti sia verace il pianto
di chi ti rispettò
di chi ti rispettò
Ti rispettò il politico
il dotto e lo scienziato
e sempre venerato
del popol che amò
del popol che amò
È morto Cavallotti
l’illustre letterato
l’onesto deputato
docile e onesto fu
docile e onesto fu
Piangi deh piangi Italia
su quella tomba santa
e la vittoria canta
del grande che morì
del grande che morì.
È morto Cavallotti
l’illustre letterato
l’onesto deputato
purtroppo ci lasciò
Dal deputato Macola
un colpo nella gola
troncò la sua parola
e tostò egli spirò
Così preziosa vita
per caso iniquo e fello
si spense in un duello
che non dovea seguir
Intanto piangi o popolo l’amico tuo leale
e il nome suo immortale
nel popolo sarà
Giorno per giorno fugge
la vita dei più buoni
che intendon le passioni
del popolo e i dolor
Povero Cavallotti
che il nome avei Felice
fine così infelice
non ti dovea seguir
Avea l’anima grande
e generoso il cuore
forte sentia il furore
della giustizia in sé
Amava come un padre
il popol derelitto
e si sentiva afflitto
se lo vedea soffrir
Da tutti egli era amato
perfin da’ suoi avversari
ma a lui erano più cari
del popolo i sospir
Ei combatté da forte
sui campi della gloria
non ebbe orgoglio e boria
docile e onesto fu
Ei l’oppressione odiava
e non soffria l’oltraggio
mostrando ognor coraggio
e odiando ogni viltà
Lo rispettò il politico
il dotto e lo scienziato
e sempre venerato
dal popol che amò
Piangi deh piangi o Italia
su quella tomba santa
e la Vittoria canta
del grande che morì
Poi canteran le Muse
della sua Musa il fiore
inno di gioia e amore
al ciel si leverà
Piangi deh piangi o popolo
colui che t’amò tanto
e sia verace il pianto
per chi ti rispettò
Ricorderanno i popoli
le sue virtù preclare
sarà dall’Alpi al mare
un mesto sovvenir.