Testo di
Dario Fo – Musica di
Fiorenzo CarpiDalla commedia “Isabella tre caravelle e un cacciaballe”.
Dàlli, dàlli, dàlli, dàlli, dàlli,
ogni tanto fa un certo piacere
il poter accoppare qualcuno,
il poter legalmente sfogare
il livor di sentirsi nessuno.
Imbragati di meschinità,
su, cantiamo, copriam di pernacchie
sto lamento di bestie in ginocchio:
su pestiamoli senza pietà, su su,
pestiamoli senza pietà.
Oh che grande invenzione il nemico,
un nemico che sia disarmato:
ringraziam chi ce l’ha procurato,
indicato e già malmenato.
Ringraziamo le autorità:
con le forze dell’ordine in piazza
siam convinti che il mondo è una pacchia
che ogni cosa sia fatta per noi che,
che ogni cosa sia fatta per noi
per noi benestanti,
per noi benpensanti,
per noi moralisti,
per noi conformisti,
che Cristo è morto per noi,
perché noi l’abbiam fatto accoppare,
poi però lo abbiam fatto indorare
sulle croci d’argento inchiodare,
sui trofei e le armi innalzar,
ché si sappia che, salvo imprevisto
questa è la fine d’ogni povero Cristo.