Il Testo della canzone di:
Accosta – Clark P.
Avevo 15 anni e con le scarpe rotte
giocavamo a basket fino a mezzanotte
io ci penso e mi commuovo,
sarà colpa della mia età
non c’è nulla che sciolga il nodo
ricordarlo non servirà,
guidi una Mercedes da 40 K e parli di
Iphone, Armani, Gucci, Prada e non mi parli di tua figlia...
siamo amici da tanti anni, tu lo sai quanto bene ti voglio
ma se mi chiedi che cosa penso io non ci penso, io ti rispondo che:
voglio scendere in corsa,
per sentire la botta,
per sentire la scossa,
per non avere rimpianti quando penserò che la vita è corta,
chi si ama si scorda,
chi non muore ritorna,
voglio guardare Orione sdraiato sul fondo del mare,
voglio gridare, scopare, sbagliare e rifare,
vedermi dall’alto e sentirmi normale,
voglio scendere in corsa giuro che apro la porta...
se mi vuoi bene accosta.
tu invece sei figa e perciò te la senti
e straparli e proponi gli stessi argomenti
ricordo quando mi hai chiesto: “dimmi del tuo lavoro...”
e asperttavi una risposta come chi cerca l’oro
io non ho nulla che soddisfi
I tuoi requisiti minimi
io non so che cos’hai in testa
sicuro io ho dei limiti
stiamo meglio quando siamo nudi, appanando i finestrini chiusi,
perchè quando ti rivesti e parli poi non mi basti e poi riparti ed io
RIT.
Mi hanno detto di essere più accondiscendente
da che punto guardi il mondo tutto dipende
era il ‘98 ed io un adolescente
ora sono qui, ora son così...
con le mie incertezze le paure di sempre,
scrivo bene ma non ci capisco mai niente,
so soltanto che una cosa giusta si sente
perchè ti prende e ti sorprende,
mica per niente, mica per niente...
RIT.
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