Ali Babà Nella Jungla – Alberto Camerini Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Ali Babà Nella Jungla – Alberto Camerini

Nella jungla infernale, totalmente devastata dal veleno artificiale, dove l'acqua è inquinata
E la pioggia colorata, la legge accecata, dove nulla ha più sapore, chi non ha i soldi muore
C'è una banda di banditi, così vengono chiamati, perché hanno rifiutato questa legge, questo stato
Chi li chiama avventurieri e chi invece guerriglieri, attivamente ricercati, nella jungla ben nascosti
Per potere andare avanti, perché i debiti erano tanti, un traffico di erbe non poteva più bastare;
Ma l'acqua era pulita vicino al nostro accampamento, sussistevano poi gravi problemi di finanziamento

E tra quelli che non avevano padroni, c'era un ragazzo si chiamava Ali Babà
E la notte avevano mille canzoni, per le stelle e per chi le ascolterà
La jungla poi divorerà chi non si difenderà

Ma una banda di ladroni, erano quaranta i padroni della jungla inquinata, totalmente devastata
Rubavano la terra, ammassavano quintali di tesori naturali per poi vendere la guerra
Senza lasciare niente ai locali, povere gente, indios mal pagati, operai incatenati
Per poterci controllare e per non perdere il potere poi dovevano pagare la polizia e le pantere;
Ma gli studenti emarginati, sindacalisti alienati quando erano occupati venivano sempre imbrogliati
Dai prezzi troppo cari , erano senza energia, dalle centrali nucleari erano fuori sintonia

E tra quelli che non avevano padroni, c'era un ragazzo si chiamava Ali Baba'
E la notte avevano mille canzoni, per le stelle e per chi le ascolterà
La jungla poi divorerà chi non si difenderà
Ali Babà ebbe un'idea, disse: "Bisogna tentare!" e in un assemblea disse "Bisogna reagire!
Devo conoscere il segreto che ci aprirà le porte del tesoro del padrone, l'oro che lo rende forte"

Passava per la jungla allora una carovana, una fila lunga lunga una cosa disumana
Ali Babà nascosto riuscì ad infilarsi e filato come un razzo poi entrò dentro il palazzo
Dove i quaranta padroni avevano i milioni, dove comandava un tizio, tal Paperon de Paperoni
Lì imparò ad ascoltare, a vedere, a non parlare e il piano fu completo quando un dì ebbe il segreto

E fra quelli che non avevano padroni, c'era un ragazzo si chiamava Ali Baba'
E la notte avevano mille canzoni, per le stelle e per chi le ascolterà
La jungla poi divorerà chi non si difenderà

Da quel giorno il movimento si risollevò e con i soldi dei padroni altre armi comperò
E la lotta nella jungla riuscì ad andare avanti, con l'unità degli sfruttati, i problemi furono superati

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