Asia – Nomadi

Album

È contenuto nei seguenti album:

1974 Interpretano Guccini
1987 In concerto (vol.2)
2007 Nomadi & Omnia Symphony Orchestra (Cd 2)

Testo Della Canzone

Asia dei Nomadi

Fra i fiori tropicali, fra grida di dolcezzala lenta e lieve brezza scivolava.

E piano poi portava fischiando fra la rete

l’odore delle sete e della spezie.

Leone di Venezia, Leone di San

Marco,

l’arma cristiana è al varco

dell’Oriente.

Ai ponti di ponente il mare ti ha portato

i carichi di avorio e di broccato.

Le vesti dei mercanti trasudano di ori,

tesori immani portano le stive.

Si affacciano alle rive

le colorate vele,

fragranti di garofano e di pepe.

Trasudano le schiene,

schiantate dal lavoro,

son per la terra mirra, l’oro e incenso.

Sembra che sia nel vento

su fra la palma somma

il grido del sudore e della gomma.

E l’Asia par che dorma,

ma sta sospesa in aria

l’immensa millenaria sua cultura.

I bianchi e la natura

non possono schiacciare

i Buddha, i Chela, gli uomini ed il mare.

Leone di San Marco, Leone del Profeta,

ad est di Creta corre il tuo vangelo.

Si staglia contro il cielo

il tuo simbolo strano

la spada e non il libro hai nella mano.

Terra di meraviglie,

terra di grazie e di mali

di mitici animali da “bestiari”.

Si arriva dai santuari

fin sopra all’alta plancia

il fumo della Ganja e dell’incenso.

E quel profumo intenso

è rotta di gabbiani:

segno di vani simboli divini.

E gli uccelli marini

additano col volo

la strada del Katai per Marco Polo.


[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
      Rem                  Do
Fra i fiori tropicali, fra grida di dolcezza
   Sib         La7          Rem
la lenta lieve brezza scivolava.
                      Do
E piano poi portava fischiando fra la rete
  Sib         La7          Rem
l’odore delle sete e della spezia.
  Fa        Rem                Do
Leone di Venezia, leone di san Marco,
Sol                                Rem
l’arma cristiana è al varco dell’oriente.
   Fa         Rem                     Do
Ai porti di ponente il mare ti ha portato
Sol                           Re Rem
i carichi di avorio e di broccato.
   Rem                   Do
Le vesti dei mercanti trasudano di ori,
  Sib         La7        Rem
tesori immani portano le stive.
        Do
Si affacciano sulle rive le colorate vele,
  Sib          La7          Rem
fragranti di garofano e di pepe.
   Fa        Rem                       Do
Trasudano le schiene, schiantate dal lavoro,
Sol                               Rem
son per la terra mirra, l’oro e incenso.
   Fa              Rem                   Do
Sembra che sia nel vento su fra la palma somma
  Sol                       Re  Rem
il grido del sudore e della gomma.
   Rem                   Do
E l’Asia par che dorma, ma sta sospesa in aria
  Sib          La7          Rem
l’immensa millenaria sua cultura.
                          Do
I bianchi e la natura non possono schiacciare
 Sib               La7              Rem
i Buddah, i Chela, gli uomini ed il mare.
  Fa         Rem                 Do
Leone di San Marco, leone del Profeta,
Sol                             Rem
ad est di Creta corre il tuo vangelo.
   Fa                Rem                  Do
si staglia contro il cielo il tuo simbolo strano
   Sol                            Re  Rem
la spada e non il libro hai nella mano.
  Rem                    Do
Terra di meraviglie, terra di grazie e mali
  Sib        La7         Rem
di mitici animali da “bestiari”.
                          Do
S’arriva dai santuari fin sopra all’alta plancia
 Sib          La7            Rem
il fumo della Gania e dell’incenso.
 Fa              Rem                  Do
E quel profumo intenso è rotta di gabbiani:
Sol                     Rem
segno di vani simboli divini.
Fa               Rem              Do
E gli uccelli marini additano col volo
  Sol                         Re  Rem Do
la strada del Katai per Marco Polo.

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