Il Testo della canzone di:
Atto di rivolta – Effenberg
Il cuore è una valigia tenuta insieme a fatica
Dal primo bacio all'asilo alla foto al becchino
Cammini storto sul porto,prendi un sacco di botte
È un nero sotto le unghie neanche la notte
Che nanche la notte passa un vecchio veliero ci portasse lontano
Ma se lasciamo tutto poi cosa cambiamo sotto un padrone diverso
Dietro ad un altro cliente correre sudati per sopravvivere sempre
Io vorrei che la tua bocca
Mi restasse sulle labbra
Come un atto di rivolta
Alle notizie del giornale
Ondata di ritorno
Alla plastica che va nel mare
A quel tizio che ci deve salvare
La gente di cuore ha la voce diversa
Si posa sui fiori si sporca con l'erba
Da spazio all'amore anche durante una guerra(anche dentro una guerra)
Poi c'è chi dentro un guadagno cerca la salvezza
Chi ringrazia sempre ma non ha gentilezza
Quei sorrisi splendenti madonna che tristezza(madonna che tristezza)
Io vorrei che la tua bocca
Mi restasse sulle labbra
Come un atto di rivolta
Alle notizie del giornale
Andata di ritorno
Alla plastica che va nel mare
A quel tizio che ci deve salvare
Il giorno si affaccia sulla tua tazza(Tu pensa che bello,pensa che bello)
Illumina le macchie dei miei vestiti(intorno è tutto stupendo,è tutto stupendo)
Tira su la notte dalle sue narici(Tu pensa che bello,pensa che bello)
Nascondi quei mostri che non sono partiti
Io vorrei che la tua bocca
Mi restasse sulle labbra
Come un atto di rivolta
Alle notizie del giornale
Ondata di ritorno
Alla plastica che va nel mare
A quel tizio che ci deve salvare
Io vorrei che i tuoi non dovessero svegliarsi
La mattina quando ti alzi
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