Capolavoro – Sinomine Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Capolavoro – Sinomine

Intro:
Io non ti mancherò ed è giusto sia così perché i difetti non migliorano. (ora no)
Forse mi pentirò, ma tanto adesso ci siamo adagiati sugli "allora no".
Ed ho riscritto diari, vinto tra i mortali ma a che serve se poi ho perso te?!
Saluti, sì, cordiali, fingerò che mi ami, ho capito solo adesso che...

Strofa 1:
Non credevo arrivasse la fine, quella che in fondo non temevo mai, ora mi stendo su tutte le spine...delle rose che non regalai.
Dai, ti prego, non sorridermi, se no finisce che ti amo stavolta.
Avevo molto da ridire, si, ma i suoi punti di vista han cucito la bocca.
Non ho chiesto una vita di soli "ti amo" però sai non mi aspettavo una vita da solitario, caro diario, sono un sognatore nato nell'inchiostro, ho scritto all'amore, visualizzato e non corrisposto.
Ci rivedo ancora nei regali, mi pare assurdo che tu non sia qui, non sono fatto per questi legami perciò se scappo, vieni e legami.

Rit.
Ti pensavo stanotte,
ho sognato i tuoi tratti,
com'è che solo a volte
sei riuscita ad amarmi?
Saprò come fare per non contrastare quel male che adoro, farò del dolore che mi hai provocato il mio capolavoro.

Strofa 2:
Ti ho scritto tipo 100 testi in prosa, il paradosso è che abbia un cuore nero mentre vesti rosa, almeno c'hai un ricordo mio e speri si dilegui, cosa?!
Se è una foto per l'addio, tu che fai, ti metti in posa?
Conto quanti pianti, quanti sbagli, quanto manchi, mi bastava star con te, a te bastava contestarmi.
Coltivare il nostro amore è come avere campi marci, perché ci siamo piantati col fine di seminarci.
E se t'incazzi, ti giuro, sei bella uguale, mi manchi ma non è un modo di dire, è un modo di dare, il nostro posto nel mondo era a stento il mio bilocale, ricordo quando l'asfalto era un letto matrimonale.
Non ti ho mai dato retta per questo c'hai messo un punto, ora siamo il prodotto del nostro rapporto, appunto, mentre piangi e racconti sento il ritmo del singhiozzo, non riallacci i rapporti...col filo del discorso.

Rit.
Ti pensavo stanotte,
ho sognato i tuoi tratti,
com'è che solo a volte
sei riuscita ad amarmi?
Saprò come fare per non contrastare quel male che adoro, farò del dolore che mi hai provocato il mio capolavoro.

Io non ti mancherò ed è giusto sia così perché i difetti non migliorano. (ora no)
Forse mi pentirò, ma tanto adesso ci siamo adagiati sugli "allora no".
Ed ho riscritto diari, vinto tra i mortali ma a che serve se poi ho perso te?!
Saluti, si, cordiali, fingerò che mi ami, ho capito solo adesso che...

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