Cattedrali – Max Manfredi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Cattedrali – Max Manfredi

(Manfredi)

Il tuo amico fa il finto francese e non vuole parlarti italiano
Ma tam mieux se sta zitto e ti tocca i capelli color zafferano
Ti racconta che Dio gli ha ordinato: "Costruiscimi una cattedrale"
Tu lo ascolti senza buone ragioni e non ti chiedi nemmeno dove vuole arrivare

Sono meglio i capelli a caschetto perché il Mille dovrà pur venire
Con il vin champenoisee messo in ghiaccio per brindare al tuo dolce dies irae
Porti calze listate di nero su gambe di vedova ballerina
E se sogni, sogni cani di pietra che ti hanno in custodia da quand'eri bambina

Te lo porti in un posto di fumo dove il liscio si allaccia alla vita
Le comparse hanno l'aria distratta come angeli in libera uscita
Alla settima birra si scalda, non la smette più di straparlare
Tu gli ridi negli occhi e gli dici: "Una notte non basta alla tua cattedrale"

"Sta a sentire io disegno i pinnacoli coi pennini rubati alle ali
Degli aerei di carta impigliati nell'orecchio di pietra dei cani
E poi son convenzionato con tutto l'inferno, frati, massoni e cazzuole
Faccio prima delle luci dell'alba con la dinamo rossa che scavalcano il sole"

Al mattino la schiena del letto sono guglie del tuo medioevo
E voi due su vertigine quieta come l'Eden di un bassorilievo
E la notte, la notte risuona come cori e navate di cattedrali
E anche i diavoli sono spariti dietro i loro cappelli di vecchi giornali

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