Chi è Trizio? Ecco la biografia.

BIO:
Trizio, nome d’arte di Patrik Roncolato, nasce come chitarrista, presenziando in formazioni, originali e non, di generi molto diversi ma sempre con una direzione pop con elementi ritmici dalla black music. Da sempre affamato di nuove conoscenze musicali, non è rara la compresenza di molte fonti d’ispirazione dalla provenienza più disparata, senza per questo sfociare nel bizzarro. Crescendo come chitarrista, emerge la volontà di esprimersi anche con voce, accompagnandosi con chitarra (soprattutto elettrica, a volte acustica) scegliendo di venire affiancato da musicisti con gli riferimenti musicali hip hop e funk.

 

Il primo EP di Trizio, To Be Men Not Destroyers, è stato pubblicato a maggio 2019 con due singoli, Dans e Beat Around The Bush, distribuito indipendentemente su tutte le piattaforme. Il disco è di natura sperimentale e variegata, scritto a quattro mani con No Label, produttore sotto etichetta dei Pluggers che vanta una proficua collaborazione con diversi artisti, primo fra tutti Pedar Poy. Nel disco figurano anche personaggi di spicco del veneto, come il cantante Stran/GerDJ Linch della Massima Tackenza e il cantautore Alessandro Ragazzo. Il disco è parzialmente composto di tracce strumentali, con riferimenti a Bonobo, Burial e Aphex Twin. Contemporaneamente, Trizio si affianca come producer a diversi giovani rapper emergenti nel padovano, come per esempio Ehi Frankie, Danjir e Sepp, di stile Chillhop.

A Novembre 2019, fregandosene, esce indipendentemente Variabile Estivo, un singolo scritto con due cantautori emergenti padovani, Giovanni Battistin e Inside Emerica. Segue a Marzo 2020, in piena quarantena, esce Ruggito, autoprodotto con un videoclip-montaggio con scene da serie TV per sottolineare l’impossibilità di girare un video nuovo. Ruggito è un canto di rivolta che perfettamente sottoscrive la situazione di crisi mondiale. Ruggito ha raggiunto i 20.000 ascolti su Spotify. A Maggio 2020 esce invece Re Midi, un nuovo singolo dalle tematiche di nostalgia d’amore, per un’estate in cui pensare con nostalgia a quando potevamo essere più liberi. Re Midi è il singolo che canta questo sentimento, con vasti sintetizzatori, chitarre funk ed un testo scarno, quasi montaliano, che evoca un sentimento di dolcezza verso il passato.

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