L'album richiede diversi ascolti per essere apprezzato appieno. I testi sono profondi e la voce di Levante si fonde con sonorità pop luminose. "Opera Futura" si distingue per essere meno cerebrale e più istintivo rispetto ai suoi lavori precedenti. I dieci brani inediti affrontano temi legati alla vita, al corpo e alle sensazioni, abbandonando l'impalpabilità del suo album precedente, "Magmamemoria".
Tra i brani più notevoli, spicca "Invincibile", un trionfo di emozioni che parla della continua lotta contro la sofferenza; "Vivo", presentato al Festival di Sanremo, delicatamente affronta la depressione post-partum; e "Mi manchi", una lunga lettera d'addio intrisa di assenza e nostalgia.
L'album offre anche riflessioni su temi sociali, come in "Fa Male Qui" e "Capitale, Mio Capitale", che denunciano la violenza delle parole come arma e la superficialità delle apparenze.
La maternità diventa un tema centrale in "Alma Futura", una dolce dedica alla figlia, e in "Mater", che esplora l'inadeguatezza e il peso delle aspettative sociali legate alla maternità.
"Opera Futura" si chiude con le ballate struggenti "Iride Blu" e "Cuore Liquido", che parlano di fragilità e forza, e delle emozioni che prendono forma e diventano tangibili.
In sintesi, l'album è un inno alla vita, affrontando temi universali e personali, con una musica coinvolgente che incanta l'ascoltatore attraverso la profondità dei testi e l'intensità delle emozioni esplorate.
Il Testo della canzone di:
Fa male qui – Levante
Non dico ciò che non so
Rimango esperta in bivi e ho uno spiccato dubbio critico (Oh-oh)
Io dico quello che so
Di tutto quello che non so non spreco il fiato e resto in dubbio (Oh-oh)
Mi attraverso per capire a fondo
Mi chiedo e mi rispondo, ricerco il dato empirico
Tengo stretto il filo del discorso
Mi perdo molto spesso, ma so stare bene in bilico
Poi dici a me che questo è un mondo libero
Fa male qui-i, fa male pure qui
Se la tua lingua biforcuta si esprime ed il paese vota
Qui-i, fa male ancora qui
Dove tu balli tutti i passi politici io ho i lividi
Non dico ciò che non so
Rimango esperta in bivi e non credo nel pensiero unico (Oh-oh)
Io dico quello che so
Di tutto quello che non so aspetto di saperne un mucchio (Oh-oh)
Di ciò che parli pretendi di esserne certo
Affina lo sguardo che è meglio, sospendi il tuo grande giudizio
Dico che parli a sproposito, che bel difetto
Se il tuo parere non viene richiesto, il silenzio è una prova di abilità
Credimi se ti dico che è ridicolo
Fa male qui-i, fa male pure qui
Se la tua lingua biforcuta si esprime ed il paese vota
Qui-i, fa male ancora qui
Dove tu balli tutti i passi politici io ho i lividi
Poi dici a me che questo è un mondo libero
Ma tu sei schiavo, ammettilo
In preda a sentenze, ma dai
Credimi se ti dico che è ridicolo
Pensare che sia lecito
Il diritto all'offesa, che scusa
Fa male qui-i, fa male pure qui
Se la tua lingua biforcuta si esprime ed il paese vota
Qui-i, fa male ancora qui
Dove tu balli tutti i passi politici io ho i lividi
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