Figlia di un gran signore

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Testo Della Canzone

Figlia di un gran signore di Canzoni Romane

Canzoni Laziali
Italia RanaldiCaterina BuenoSilvano Spadaccino

Figlia di un gran Signore la monachella,
figlia di un gran Signore la monachella:
s’a fatta monaca per gran dolò,
che l’ha lasciata il suo primo amò;
s’è fatta monaca per gran dolò,
che l’ha lasciata il suo primo amò.

Dopo de li tre mesi la monachella
scrisse una lettera al suo papà
che nel convento ammalata sta.

Il padre je ne rispose ‘n’altra più bella:
«Se tu stai male devi sta lì
e in quel convento devi morì».

A mezza notte in punto la monachella
prese li panni per rivestì
e il suo moretto le comparì.

«Dimmi, moretto mio, dove sei entrato?
porte e finestre chiuse sarà,
dimmi, moretto, dove sei entrà».

«Io non sono il tuo moretto, la monachella,
ma sono l’uomo di quell’altro mondo
che allo sprofondo ti porterò».

«Dillo alla supcriora se l’è contenta».
«Contenta sì, contenta no,
allo sprofondo ti porterò».

«Maledico la prima pietra de ‘sto convento
e l’ingegnere che lo disegnò
e il muratore che lo fabbricò.

Maledico babbo e mamma, amici e parenti
e maledico li preti e li frà,
pure l’amore e chi me l’ha insegnà».

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