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Testo Della Canzone
Fingendo la poesia di Marlene Kuntz
Una carezza si corica
sulle creste agitate dell’oceano: stelline d’oro si accendono e pare il chiasso di una galassia magica. Franta e rifratta si aduna in una corsia Stanno due palme dove termina quella striscia di perline che galleggiano: fronde fuori fuoco gialleggiano come fuse nell’oro che le illumina. Anche un gabbiano che passa per quella via per un istante si indora con la sua scia. Ti prego, taci. Volgi gli occhi fin là e resta con me a guardare. Preferisco così e non mi chiedere a cosa penso: Ú inutile. Preferisco così, ti prego, non insistere. Una carezza si corica sul mio viso che interpone il suo velo, sperdo lo sguardo in fondo al cielo e ti resta una faccia fotogenica. Se solo fosse stato ieri, sai nel metallo prezioso eri un’effige ma oggi – la mia maschera non dice – lì ti fondi e per me non tornerai. Guardo nel sole che fugge e mi porta via, guardo nel sole fingendo la poesia. Ti prego, taci. Volgi gli occhi fin là e resta con me a guardare. Preferisco così e non mi chiedere a cosa penso: Ú inutile. Preferisco così, ti prego, non insistere.
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Accordi
Re (Sol) Una carezza si corica Re (Sol) sulle creste agitate dell'oceano: Re (Sol) stelline d'oro si accendono Re (Sol) e pare il chiasso di una galassia magica. Re Franta e rifratta si aduna in una corsia la luce che il sole disegna andando via. Re (Sol) Stanno due palme dove termina Re (Sol) quella striscia di perline che galleggiano: Re (Sol) fronde fuori fuoco gialleggiano Re (Sol) come fuse nell'oro che le illumina. Re Anche un gabbiano che passa per quella via Re per un istante si indora con la sua scia. Lam Sol Ti prego, taci. Volgi gli occhi fin là Sib Re e resta con me a guardare. Sim Preferisco così Sol e non mi chiedere Sib Re a cosa penso: Ú inutile. Sim Sib Re Preferisco così, ti prego, non insistere. Re (Sol) Una carezza si corica Re (Sol) sul mio viso che interpone il suo velo, Re (Sol) sperdo lo sguardo in fondo al cielo Re (Sol) e ti resta una faccia fotogenica. Re (Sol) Se solo fosse stato ieri, sai Re (Sol) nel metallo prezioso eri un'effige Re (Sol) ma oggi - la mia maschera non dice - Re (Sol) lì ti fondi e per me non tornerai. Re Guardo nel sole che fugge e mi porta via, Re guardo nel sole fingendo la poesia. Lam Sol Ti prego, taci. Volgi gli occhi fin là Sib Re e resta con me a guardare. Sim Preferisco così Sol e non mi chiedere Sib Re a cosa penso: Ú inutile. Sim Sib Re Preferisco così, ti prego, non insistere. Re |