Giro di Do: accordi per canzoni a non finire

Nel panorama della musica pop e leggera, il giro di Do è sicuramente uno dei più ripetuti in assoluto: da Gino Paoli ai Police, passando per Whitney Houston, questi accordi si prestano in moltissimi classici della musica italiana e grandi hit mondiali.

Perché imparare il giro di Do?

Il giro di Do, oltre ad essere molto utilizzato e orecchiabile, è estremamente semplice, cosa che lo rende un ottimo obiettivo da imparare per un autodidatta o uno studente di chitarra alle prime armi. Permette infatti di allenarsi e prendere confidenza con l’uso di entrambe le mani, compresa quella che strimpella la chitarra.

La semplicità delle posizioni e del loro susseguirsi infatti è l’ideale per suonare tante canzoni diverse e divertirsi imparando.

Dopo un po’ di allenamento infatti i risultati sono evidenti: basta persistere, cercando di replicare le canzoni nel miglior modo possibile, facendo attenzione a premere bene tutte le corde: la memoria muscolare farà il resto.

Accordi del giro di Do

Gli accordi del giro di Do entrano nell’insieme di accordi “diatonici”, ossia della stessa tonalità, per l’appunto nella struttura armonica di Do. Sono quindi il Do maggiore, il La minore, il Re Minore e il Sol settima.

Canzoni con il giro di Do:

Ecco una lista di canzoni dalle quali partire per esercitarsi con il giro di DO:

  • Il cielo in una stanza (Gino Paoli)

  • Sapore di sale (Gino Paoli)

  • “Ti amo” (Umberto Tozzi)

  • Every Breath You Take (Police)

  • Baciami Ancora (Jovanotti)

  • Felicità (Albano & Romina)

  • Grazie Roma (Antonello Venditti)

  • Viva la Mamma (Edoardo Bennato)

  • Il Gatto E La Volpe (Edoardo Bennato)

  • I Will Always Love You (Whitney Houston)

  • The Way You Look Tonight (Frank Sinatra)

  • I Believe I Can Fly (R.Kelly)

  • Baby (Justin Bieber)

Esercitarsi è importante

Come in ogni arte e attività pratica, per brillare bisogna essere disposti a sacrificare del tempo. All’inizio probabilmente le dita faranno male e subentra la frustrazione, ma bisogna passarci per forza, lo hanno fatto tutti. Molto spesso almeno per memorizzare i movimenti una chitarra classica, con le corde in nylon, è più morbida e si presta bene all’esercizio. Attenzione però a non abituarsi troppo: quando si prende invece in mano una chitarra acustica, decisamente più dura, ma anche più “brillante” avendo le corde metalliche, saranno dolori da vedere le stelle. C’è di buono che la pelle in corrispondenza delle ultime falangi si indurirà abbastanza fino a che non avvertirai nemmeno la differenza.

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