Il Testo della canzone di:
I Due Amanti – Corte Dei Miracoli
Io deforme venni al mondo, orrendo
Fui abbandonato, un prete mi nutrì
E mi rese schiavo della sua vita
Ecco, rivedo ancora la gente fuggire
Inorridita, il mio volto, come
Se fossi degli inferi il signore
Il mio nome è Quasimodo, umano
Ma per l'altra gente io sono
Solo un gobbo, storpio e sordo
Ma il corpo invalido cela le parole
Come il dolce frutto i semi, per Esmeralda
Candida visione
I miei occhi poi si spensero
Vedendo lei danzare al vento
Mentre la bianca luna le nascondeva
Ai divertiti sguardi di persone
Accorse per vedere come la forca
Stronca la vita che nata in me
Morirà con lei
Più tardi furon trovati
Ancora abbracciati e divennero polvere
Sotto la mano che li separò
Ecco che si avvicina
La Corte dei Miracoli
Per poter accogliere
Nel regno delle nuvole i due amanti
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