I musical che hanno vinto l’Oscar – quando la statuetta danza

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I musical che hanno vinto l’Oscar

La magia dei musical ha affascinato il pubblico per decenni: quando il cinema, il teatro e la musica si uniscono in un’unica espressione artistica, il risultato può essere semplicemente stupefacente. Gli Oscar, i premi più prestigiosi del cinema, hanno riconosciuto numerosi musical nel corso degli anni, celebrando la bellezza delle canzoni, delle coreografie e delle storie che si svolgono sul grande schermo. Quanti sono i musical che hanno vinto l’Oscar? Per adesso i musical che hanno vinto l’Oscar sono solamente dieci, l’ultimo è di più di vent’anni fa ed è l’unico negli ultimi cinquant’anni. Ciò evidenzia una disaffezione verso il genere, un calo nella produzione o una minor qualità? Forse tutte queste cose e altre, ma nelle prossime edizioni siamo pronti a farci stupire.

Di seguito ricorderemo i magnifici 10: i musical che hanno vinto l’Oscar, prendendosi la statuetta più importante del mondo del cinema.

LA CANZONE DI BROADWAY (The Broadway melody) 1930* – Harry Beaumont

La canzone di Broadway” è un musical diretto da Harry Beaumont. È considerato uno dei primi musical di successo. È stato il primo film sonoro a vincere l’Oscar, uscito l’anno successivo all’introduzione del sonoro nel cinema. Il 1930 è stato anche l’unico anno nel quale si sono tenute due cerimonie degli Oscar (una ad aprile e una a novembre), riferite s due binomi di anni differenti.

La canzone di Broadway è stato un grande successo al botteghino ed è stato notevole per l’introduzione di numerose canzoni originali e numeri di danza. Ha segnato un punto di svolta nell’industria cinematografica, poiché è stato uno dei primi film a sfruttare appieno il potenziale dell’audio sincronizzato con le immagini.

 

IL PARADISO DELLE FANCIULLE (The great Ziegfield) 1937 – Robert Z. Leonard

Il paradiso delle fanciulle” è basato sulla vita del famoso impresario teatrale Florenz Ziegfeld Jr., fondatore dello Ziegfeld Follies, una serie di spettacoli di varietà molto popolari a New York negli anni ’10 e ’20.

La trama del film segue la vita di Ziegfeld, interpretato da William Powell, concentrandosi sulla sua carriera nel mondo dello spettacolo e sulle sue relazioni amorose. Il film presenta spettacolari numeri musicali, costumi elaborati e scenografie lussuose, che riflettono l’opulenza e lo sfarzo dello spettacolo di Broadway.

“Il paradiso delle fanciulle” è noto soprattutto per la sua elaborata sequenza finale, una delle più lunghe mai realizzate nella storia del cinema. La sequenza, chiamata “A Pretty Girl Is Like a Melody“, presenta un sontuoso spettacolo teatrale con una serie di spettacolari cambi di scena e una coreografia elaborata.

 

LA MIA VIA (Going my way) 1945 – Leo McCarey

La mia via” è ambientato a New York e segue la storia di un giovane sacerdote cattolico, Padre Chuck O’Malley, interpretato da Bing Crosby.

La storia comincia con Padre O’Malley che viene trasferito in una parrocchia finanziariamente instabile. Il suo approccio moderno ed empatico nei confronti dei problemi dei parrocchiani gli fa guadagnare rapidamente il rispetto e l’ammirazione della comunità. O’Malley instaura un forte rapporto con un giovane delinquente di nome Tony, interpretato da Barry Fitzgerald, e si impegna a guidarlo sulla retta via.

Uno degli aspetti distintivi de “La mia via” è la presenza di numerose canzoni popolari, interpretate da Bing Crosby, tra cui la celebre “Seinging on a star“, che ha vinto l’Oscar per la Miglior Canzone Originale. Le canzoni nel film fungono da sfondo musicale per la storia e contribuiscono a creare un’atmosfera calorosa e coinvolgente.

Il film affronta temi come la fede, l’amore, la compassione e il senso di comunità. È stato apprezzato per la sua rappresentazione positiva del clero e per la sua messa in scena ottimista e sentimentale. “La mia via” è stato un grande successo commerciale, fondamentale per consolidare la carriera di Bing Crosby.

 

UN AMERICANO A PARIGI  (An American in Paris) 1952 – Vincente Minnelli

Un americano a Parigi” è noto per la sua coreografia innovativa e la sua colonna sonora eccezionale, che comprende le celebri musiche di George Gerhswin.

La trama di “Un americano a Parigi” segue Jerry Mulligan, interpretato da Gene Kelly, un giovane artista americano che vive a Parigi. Jerry si innamora di una giovane ballerina francese di nome Lise Bouvier, interpretata da Leslie Caron, ma scopre che è già fidanzata con un altro uomo. Nel frattempo, Jerry stringe amicizia con altri espatriati americani, tra cui il pianista Adam Cook (interpretato da Oscar Levant), e inizia a lavorare come artista commerciale per guadagnarsi da vivere.

La scena più iconica del film è la lunga sequenza onirica finale che dura 17 minuti, considerata una delle sequenze di danza più straordinarie nella storia del cinema. Gene Kelly ha anche avuto un ruolo importante nella realizzazione della coreografia del film.

La colonna sonora di “Un americano a Parigi“, come detto, include brani classici di George Gershwin, tra cui la title track “An American in Paris”, così come “I Got Rhythm” e “Embraceable You”. La combinazione di musica, danza e romanticismo – assieme alla magnifica interpretazione di Gene Kelly – ha reso il film un grande successo sia di pubblico che di critica.

 

GIGI 1959 – Vincente Minnelli

Gigi” è basato sulla novella omonima di Colette. Il film è ambientato nella Parigi del XIX secolo ed è noto per i suoi sontuosi costumi, le meravigliose scenografie e le esibizioni musicali impeccabili.

La trama di “Gigi” ruota attorno alla giovane Gigi (interpretata dai nuovo da Leslie Caron), una ragazza parigina vivace e senza pretese, che viene istruita nell’arte di diventare una cortigiana da sua nonna e zia. Tuttavia, le cose cambiano quando Gigi attira l’attenzione di Gaston (interpretato da Louis Jourdan), un ricco e affascinante playboy di mezza età. Nel corso del film, Gaston scopre che il suo amore per Gigi va ben oltre l’apparenza e le convenzioni sociali.

“Gigi” è un trionfo visivo e musicale. Le esibizioni canore e di danza di Leslie Caron sono incantevoli, mentre i costumi di alta moda e le scenografie sontuose catturano l’essenza della Parigi del XIX secolo. Il film è famoso per le sue indimenticabili canzoni, tra cui “Thank Heaven for Little Girls” e “Gigi”, che hanno vinto rispettivamente l’Oscar per la Miglior Canzone Originale e il Miglior Adattamento Musicale.

Il film ha vinto nove premi Oscar, incluso chiaramente quello per il Miglior Film. Da subito la critica e il pubblico lo hanno apprezzato per il suo fascino irresistibile, il suo romanticismo e la sua eleganza. “Gigi” ha anche lanciato la carriera di Leslie Caron come stella del cinema e ha consolidato la reputazione di Vincente Minnelli al suo secondo Oscar per un musical nella stessa decade.

 

WEST SIDE STORY 1962 – Robert Wise e Jerome Ribbins

West Side Story” è un famoso musical che ha debuttato a Broadway nel 1957 e successivamente è stato adattato in un film nel 1961. La versione cinematografica è diretta da Jerome Robbins e Robert Wise ed è considerata un classico del genere.

Il musical si basa sulla trama di “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare, ma è ambientato nella New York degli anni ’50. La storia segue due gang rivali: i Jets, di origini americane, e i Sharks, di origine portoricana. Nel contesto di questa rivalità, Tony, un ex membro dei Jets, si innamora di Maria, la sorella del capo dei Sharks. La trama affronta temi come l’intolleranza, il pregiudizio, l’amore proibito e la violenza delle bande giovanili.

La colonna sonora di “West Side Story“, composta da Leonard Bernstein con testi di Stephen Sondheim, è diventata estremamente popolare e ha incluso canzoni come “Somewhere”, “Maria”, la stupenda “Tonight” e “America”. Le coreografie di Jerome Robbins sono altrettanto famose, con numeri di danza energici e coinvolgenti che riflettono il ritmo e l’energia della trama.

La sua regia dinamica, le coreografie accattivanti e le potenti interpretazioni dei suoi attori hanno reso il film un punto di riferimento nel genere musical. “West Side Story” continua a essere considerato uno dei musical più importanti e influenti nella storia del cinema, probabilmente il più amato in Italia. È un’opera che ha dimostrato come il genere musicale possa affrontare temi sociali complessi e coinvolgere il pubblico con la sua miscela di emozione, musica e danza. La sua eredità perdura ancora oggi attraverso numerose produzioni teatrali e adattamenti cinematografici successivi.

 

 

MY FAIR LADY 1965 – George Cukor

My Fair Lady” ha debuttato a Broadway nel 1956. È basato sulla commedia teatrale “Pygmalion” di George Bernard Shaw. Il musical è stato adattato in un film nel 1964, diretto da George Cukor e con Audrey Hepburn e Rex Harrison come protagonisti.

My Fair Lady” ruota attorno alla storia di Eliza Doolittle, una fioraia di strada con un forte accento cockney, che viene presa sotto l’ala del professor Henry Higgins, un esperto di fonetica. Higgins decide di trasformare Eliza in una dama dell’alta società insegnandole a parlare correttamente l’inglese. Nel corso del tempo, si sviluppa una relazione complicata tra i due personaggi principali.

“My Fair Lady” è noto per le sue splendide melodie e le canzoni memorabili, tra cui “Wouldn’t It Be Loverly”, “I cuold have danced all night” e “On the Street Where You Live”. La colonna sonora è stata composta da Frederick Loewe, mentre i testi delle canzoni sono di Alan Jay Lerner. La combinazione di melodie orecchiabili e testi ben scritti ha reso la colonna sonora un grande successo commerciale e artistico.

Questo musical che ha vinto l’Oscar è diventato uno dei più amati e celebri nella storia del teatro e del cinema. La sua musica straordinaria, le performance memorabili del cast e la sua storia di trasformazione e autodeterminazione lo hanno reso immortale. Continua a essere rappresentato in teatro in tutto il mondo e il film rimane un classico intramontabile.

 

colonna sonora

 

THE SOUND OF MUSIC (Tutti insieme appassionatamente) 1966 – Robert Wise

Anche “The Sound of Music” ha debuttato a Broadway, nel 1959. Successivamente è stato adattato in un film nel 1965, diretto da Robert Wise e interpretato da Julie Andrews e Christopher Plummer.

“The Sound of Music” è basato sulla vera storia dei von Trapp, una famiglia musicale dell’Austria durante l’era nazista. Il musical segue la giovane Maria, una postulante in un convento, che viene incaricata di diventare la governante dei sette figli del Capitano von Trapp, un vedovo rigido e austero. Maria utilizza la musica e l’amore per trasformare la famiglia von Trapp e trovare il suo posto nel mondo.

La colonna sonora di “The Sound of Music” è diventata una delle più famose e amate nel genere musicale. Le canzoni come “Do-Re-Mi”, “My Favorite Things”, “Edelweiss” e la title track “The Sound of Music” sono diventate dei classici intramontabili. Richard Rodgers ha composto le musiche mentre Oscar Hammerstein II i testi.

“The Sound of Music” ha conquistato il cuore di milioni di spettatori in tutto il mondo grazie alla sua storia di speranza, amore e resilienza e alla magnifica location nelle Alpi austriache.

 

 

OLIVER! 1969 – Carol Reed

Oliver!” è un musical che ha vinto l’Oscar nel 1969, diretto da Carol Reed. È un adattamento cinematografico del celebre musical di Lionel Bart, che a sua volta si basa sul romanzo di Charles Dickens, “Oliver Twist“.

La trama di “Oliver!” ruota attorno alla vita di Oliver Twist, un giovane orfano che vive nella Londra dell’epoca vittoriana. Dopo essere scappato da un orfanotrofio oppressivo, Oliver si unisce a un gruppo di ladri di strada guidati dal crudele Fagin. Durante le sue avventure, Oliver incontra personaggi come il generoso signor Brownlow, la giovane e innocente Nancy e l’infido Bill Sikes.

Il film presenta numerose canzoni memorabili, tra cui “Consider Yourself“, “Food, Glorious Food” e “As Long As He Needs Me”. Lionel Bart ha curato le musiche e Onna White le coreografie.

“Oliver!” ha vinto sei premi Oscar, inclusi quelli per il Miglior Film e la Miglior Regia. Il film ha riscosso enorme successo per la sua scenografia dettagliata, le vibranti interpretazioni musicali e le performance dei suoi giovani attori, tra cui Mark Lester nel ruolo di Oliver, Ron Moody nel ruolo di Fagin e Oliver Reed nel ruolo di Bill Sikes.

Affrontando temi come la povertà, l’ingiustizia sociale e la ricerca di un luogo dove appartenere, “Oliver!” è riuscito a catturare l’essenza dell’opera originale di Dickens, mescolando momenti di gioia e tristezza in un’esperienza coinvolgente.

 

 

CHICAGO 2003 – Rob Marshall

Chicago“, come molti dei film in questa lista, è un adattamento cinematografico dell’omonimo musical di Broadway. A sua volta, questo musical, si basava sulla commedia musicale del 1975 di Bob Fosse e Fred Ebb.

“Chicago” è ambientato negli anni ’20 a Chicago e segue le storie di Roxie Hart, interpretata da Renée Zellweger, e Velma Kelly, interpretata da Catherine Zeta-Jones, due donne accusate di omicidio. Entrambe cercano la fama e la libertà mentre affrontano un sistema giudiziario corrotto e un avvocato opportunista, Billy Flynn, interpretato da Richard Gere.

Il film presenta numerose canzoni incisive e coreografie vivaci, che si svolgono in uno stile di spettacolo teatrale dentro la mente dei personaggi. Alcune delle canzoni più famose del film includono “All that jazz“, “Cell block tango” e “Razzle dazzle“. Le coreografie, ispirate allo stile di Bob Fosse, sono state curate da Rob Marshall.

Dopo più di trent’anni Chicago a riportato il musical a vincere la statuetta più ambita del cinema e ha dimostrato che i musical possono ancora affascinare il pubblico contemporaneo e ha introdotto una nuova generazione di spettatori al fascino e all’energia del genere. Ma ancora oggi è l’ultimo musical che ha vinto l’Oscar.

 

 

 

 

*Dato che parliamo dei musical che hanno vinto l’Oscar e non dei musical di per sé, ho scelto di mettere la data della vittoria dell’Oscar e non dell’uscita del film.

 

 

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