Il compagno G

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Testo Della Canzone

Il compagno G di Ivan Della Mea

Milano dà memorie
ora ne porto due:
è sera di fine ottobre
ed è il sessantadue
c’è uno lì per terra
lo chiamano Giovanni
la bocca ancora piena
di pace e no alla guerra
di pace sulla terra
e diciannove gli anni
uccisi da una Celere
ancora un po’ fascista
Così morì Ardizzone
studente e comunista
La notte della veglia
non so cosa mi piglia
io fisso il Moroni
gli dico: sai una cosa
Giovanni ci somiglia
Giovanni ci somiglia
a noi, a tutti quanti
Così muore il fascismo:
forza Gioann avanti
Avanti anche a Genova
domani con Giuliani
sparato da un soldato
da un carabiniere:
teniamo tra le mani
la storia e la memoria
di quelle ore nere.
Guardiamoci negli occhi
-che male c’è a farlo?-
e forse scopriremo
di somigliare tutti
sì tutti proprio tutti
a un ragazzo, a Carlo
e questo è solo umano
e dice del diritto
a vivere la gioia:
fascismo è sconfitto.

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