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Testo Della Canzone
Il primo furto non si scorda mai di Enzo Jannacci
“Il primo furto non si scorda mai!”
Un vecchio ergastolano me l’ha detto (1); “si comincia quasi sempre dai pollai, fuggendo con il pollo stretto al petto! Ero appena Avanguardista (2); giovane, incensurato… giovane e incensurato: ero appena Avanguardista. Io giravo per i pollai per addestrarmi sul pollo; volevo farci un pò il callo: io, i pollai, non li ho visti mai! Ma che ro… Ma che rogna disastrosa: c’era anche l’oscuramento, la pioggia, la neve e anche il vento; ed in bianco venni a casa! Ai, aiaiai; Ai, aiaiai; il primo furto non si scorda mai! Ai, aiaiai; Ai, aiaiai; il primo furto non si scorda più! Ma, in un bel parco, incocciai in un pollaio grande e un pò isolato… Scassai la rete e dentro mi cacciai e vidi un bel tacchino appollaiato!… Ero appena Avanguardista: non conoscevo i tacchini! Chi conosceva i tacchini era Giovane Fascista! (3) Pian piano, la mano allungai per abbrancare il pennuto! …una beccata beccai, che mi trovai… svenuto! Ai, aiaiai; Ai, aiaiai; il primo furto non si scorda mai! Ai, aiaiai; Ai, aiaiai; il primo furto non si scorda più! Ma che ro-oo…. Ma che rogna disastrosa! Rinvenni in un ospedale; però quello di San Vittore: quel tacchino micidiale… …era un’aquila imperiale! Ma che razza di destino! Io fui spedito al confino (4), e poi seppi che fui condannato per “Vilipendio dello Stato (5)” Perciò, Ahi, ahiahiahi, Ahi, ahiahiahi: il primo furto, non lo scordo mai; Ahi, ahi ahi ahi; ahi, ahi, ahi, ahi; il primo furto non lo scordo più! NOTE: (1) Tutta la canzone è piena di riferimenti parodistici in chiave antifascista, ad iniziare dal verso di apertura, che è la citazione di “Primo Amore”; una famosa (e mielosa) canzone di Carlo Buti che iniziava “Il primo amore non si scorda mai; un antico stornello me l’ha detto…” (2) Nell’organizzazione fascista, erano Avanguardisti i ragazzi fra i dodici e i diciassette anni (3) La fascia d’età successiva ad Avanguardista (4) ovvero, residenza coatta in qualche posto isolato; la misura di polizia cui erano normalmente sottoposti i criminali politici. (5) L’aquila, ripresa dalle insegne di Roma antica, era l’emblema dello Stato fascista
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