Testo Della Canzone
Italia bella, mostrati gentile – Canzoni Fiorentine
Canzoni della Toscana 1896 Italia bella, mostrati gentile Ancor quà ci sarebbe da lavorà, Il secolo presente qui ci lascia, Ogni po’ noi si sente dire: “E vo L’operaio non lavora Spererem ni’ novecento, Ogni po’ noi si sente dire: “E vo Nun ci rimane più che preti e frati, Verrà un dì che anche loro dovran partì Ragazze che cercavano marito Verrà un dì che anche loro dovran partì Le case restan tutte spigionate, Verrà un dì che anche loro dovran partì |
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Accordi
La Mi7 Italia bella, mostrati gentile e i figli tuoi non li abbandonare, sennò ne vanno tutti ni' Brasile e 'un si ricordan più di ritornare. Ancor qua ci sarebbe da lavorà senza stà in America a emigrà. Il secolo presente qui ci lascia, il millenovecento s'avvicina; la fame ci han dipinto sulla faccia e per guarilla 'un c'è la medicina. Ogni po' noi si sente dire: «E vo Là dov'è la raccolta del caffè». Nun ci rimane più che preti e frati, moniche di convento e cappuccini, e certi commercianti disperati di tasse non conoscono i confini. Verrà un dì che anche loro dovran partì là dov'è la raccolta del caffè. Ragazze che cercavano marito vedan partire il loro fidanzato, vedan partire il loro fidanzato e loro restan qui co' i' sor curato. Verrà un dì che anche loro dovran partì là dov'è la raccolta del caffè. Le case restan tutte spigionate, l'affittuari perdano l'affitto, e i topi fanno lunghe passeggiate, vivan tranquilli con tutti i diritti. Verrà un dì che anche loro dovran partì là dov'è la raccolta del caffè. L'operaio non lavora e la fame lo divora e qui' braccianti 'un san come si fare a andare avanti. Spererem ni' novecento, finirà questo tormento, ma questo è il guaio: il peggio tocca sempre all'operaio. |