Maciste – Samuele Bersani Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Maciste – Samuele Bersani

Davanti c'è una lunga fila di ricordi
Materiali riciclati da non scoperchiare
Ti fanno scendere i rimpianti prima dei rimorsi
E li ritrovi perché li hai nascosti male
Davanti c'è una lunga fila di ricordi
Certi legni ritornati in riva al mare
Promemoria che diventano capelli bianchi
E costringono gli astemi a sbicchierare
Fanno stare giorni interi a contemplare un muro come dopo un incantesimo sbagliato
Mentre un uomo chiede aiuto e grida forte da un imbuto
La mia faccia si riflette nel cucchiaio
E quando cambio faccia e sono triste
Vorrei essere Maciste
Con due dita sollevare un toro
Sradicare le colonne che mi tengono in catene
Con la forza sovraumana del pensiero
Liberare i pensionati alle sbarre lì affacciati
Che ogni estate mi ritrovano in tv
Fra proclami e televendite
Appassiscono di repliche anche i fiori stati sempre sui balconi
E quando cambio faccia e sono triste
Vorrei essere Maciste
Cuore grande cuore buono
Sopravvivere ai giganti che mi lanciano i macigni
In un mondo in cui resista il technicolor
Liberare i carcerati dagli sbagli e dai reati
Tutti quelli che di colpe non ne hanno più
Fra prelati e televendite
Appassiscono anche i fiori aiutati dalla pioggia a stare su
Davanti c'è una lunga lista di ricordi
Materiali riciclati da non scoperchiare
Ti fanno scendere i rimpianti prima dei rimorsi
E li ritrovi perché li hai nascosti male
Davanti c'è una lunga fila di ricordi
Certi rospi vomitati sulle scale
Serrature arrugginite di cancelli storti che si chiudono e impediscono di andare
Fanno stare giorni interi a contemplare un muro come un dopo incantesimo sbagliato
Mentre un uomo chiede aiuto e grida forte da un imbuto
La mia faccia è già caduta nel gelato
E quando cambio faccia e sono triste
Vorrei essere Maciste
Con due dita sollevare un toro
Sradicare le colonne che mi tengono in catene
Con la forza sovraumana del pensiero
Liberare i pensionati alle sbarre lì affacciati
Che ogni estate mi ritrovano in tv
Fra proclami e televendite
Appassiscono di repliche anche i fiori stati sempre sui balconi
E quando cambio faccia e sono triste
Vorrei essere Maciste
Cuore grande cuore generoso
Sopravvivere ai giganti che mi lanciano i macigni
In un mondo meno viscido e schifoso
Liberare i carcerati dagli sbagli e dai reati
Tutti quelli che di colpe non ne han più
Fra prelati e calciatori
Appassiscono anche i fiori aiutati dalla pioggia
A stare su
Liberare i carcerati dagli sbagli e dai reati
Tutti quelli che di colpe non ne han più
Fra prelati e calciatori
Appassiscono anche i fiori aiutati dalla pioggia a stare su

(Grazie a lina per questo testo)

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