Il nuovo album dei Boomdabash, dal titolo provocatorio "Venduti", sorprende con una proposta che va in direzione opposta alle classiche hit radiofoniche. Questo disco è caratterizzato da una forte presenza di reggae e dancehall, un ritorno allo stile delle origini che è stato rivisitato e reso attuale. Con tredici tracce, inclusi nove inediti insieme ai singoli già noti come "Lambada" feat. Paola & Chiara, "L'unica Cosa Che Vuoi", "Heaven" feat. Eiffel 65 e "Tropicana" feat. Annalisa, l'album offre un viaggio nel variegato mondo di Biggie Bash (voce), Payà (voce), Dj Blazon e Mr. Ketra (beatmaker).
Dopo aver dominato le classifiche delle estati italiane in passato, i Boomdabash fanno ritorno con questo nuovo album in studio, a distanza di tre anni dal precedente. "Venduti" sarà disponibile sia in formato digitale che in formato fisico su LP e CD. L'album sarà supportato da una campagna promozionale e di marketing che coinvolgerà mezzi tradizionali come stampa, radio e cartellonistica nelle principali città italiane, ma anche il web attraverso pubblicazioni sui social media, annunci pubblicitari digitali e contenuti speciali.
Il titolo "Venduti" rappresenta un'accusa che il gruppo ha spesso ricevuto da quando ha iniziato a ottenere successo nel mainstream. Tuttavia, i Boomdabash hanno scelto di trasformare questa critica in un punto di forza e in un messaggio contro gli haters. Sono orgogliosi di essere ciò che hanno sempre desiderato essere e raccontano la loro storia attraverso questo album.
Il Testo della canzone di:
Manifesto – Boomdabash
Ho visto cieli bianchi diventare neri
Giorni vuoti, calendari pieni
Così tanto che mi manchi e nemmeno lo sai
E ti ricordi quando ci bastava
Una cassa che suonava per sentirci a casa
Quelli di oggi, gli stessi di ieri
L'avresti detto che andava così
Sette miliardi di occhi sparsi
Giro un film senza titolo
Non sono anni come gli altri
Ma tranquillo, ci siamo noi
Seduti sopra un gradino
Anche se fa un freddo cane
Scaldarsi con l'accendino
In quelle sere da dimenticare
Gli ultimi ad andare via siamo noi
Ognuno con la sua storia
Pochi attimi di gloria
Sognando di arrivare in alto senza scorciatoia
Inseguendo il vento
Di una terra che ora è il nostro manifesto
Cresciuti a perdere palloni in mezzo alla strada
Con l'alba che spegne i lampioni e un cane che abbaia
Insieme a chi c'è ancora adesso e chi si è perso
Chi l'avrebbe immaginato tutto questo
E ti ricordi quando ci bastava
Guardare la notte tra le luci dei bengala
Quelli di oggi, gli stessi di ieri
L'avresti detto che andava così
Sette miliardi di occhi sparsi
Giro un film senza titolo
Non sono anni come gli altri
Ma tranquillo, ci siamo noi
Seduti sopra un gradino
Anche se fa un freddo cane
Scaldarsi con l'accendino
In quelle sere da dimenticare
Gli ultimi ad andare via siamo noi
Quegli anni che
Non ci importava il resto
E questo è il nostro manifesto
E sembra che non sia passato il tempo
Per me, per te
Sette miliardi di occhi sparsi
Giro un film senza titolo
Non sono anni come gli altri
Ma tranquillo, ci siamo noi
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