L'album richiede diversi ascolti per essere apprezzato appieno. I testi sono profondi e la voce di Levante si fonde con sonorità pop luminose. "Opera Futura" si distingue per essere meno cerebrale e più istintivo rispetto ai suoi lavori precedenti. I dieci brani inediti affrontano temi legati alla vita, al corpo e alle sensazioni, abbandonando l'impalpabilità del suo album precedente, "Magmamemoria".
Tra i brani più notevoli, spicca "Invincibile", un trionfo di emozioni che parla della continua lotta contro la sofferenza; "Vivo", presentato al Festival di Sanremo, delicatamente affronta la depressione post-partum; e "Mi manchi", una lunga lettera d'addio intrisa di assenza e nostalgia.
L'album offre anche riflessioni su temi sociali, come in "Fa Male Qui" e "Capitale, Mio Capitale", che denunciano la violenza delle parole come arma e la superficialità delle apparenze.
La maternità diventa un tema centrale in "Alma Futura", una dolce dedica alla figlia, e in "Mater", che esplora l'inadeguatezza e il peso delle aspettative sociali legate alla maternità.
"Opera Futura" si chiude con le ballate struggenti "Iride Blu" e "Cuore Liquido", che parlano di fragilità e forza, e delle emozioni che prendono forma e diventano tangibili.
In sintesi, l'album è un inno alla vita, affrontando temi universali e personali, con una musica coinvolgente che incanta l'ascoltatore attraverso la profondità dei testi e l'intensità delle emozioni esplorate.
Il Testo della canzone di:
Mater – Levante
Così vicina a Dio
Ci pensi? Non eri stata mai
Sei pronta a dirti addio
Nel tempo della tigre d'acqua?
È il sole sui tuoi passi
Ma tu ti piovi addosso
Il corpo tuo solo un vago ricordo
Così ti dici addio
Ma speri di trovarti ancora
Carne che ogni respiro muove
Carne dimora di perfezione
Sai dirti chi sei?
Per mare, per terra e per cielo
Tutti parlano di te
Tutti chiedono che tu sia grande
Di fatto sei umana davvero
Una voce dentro grida: "Mater"
Così parli con Dio
Ti senti? Che pena che ti fai
Che dramma dirsi: "Io non sono più la stessa ora"
Pensieri come sassi
Il mondo non si è mosso
Ti guarda e pensa che non ti sia persa
Eppure dici: "Addio"
Ma speri di trovarti ancora
Sangue che nel destino scorre
Sangue di genesi, di splendore
Sai dirti chi sei?
Per mare, per terra e per cielo
Tutti parlano di te
Tutti chiedono che tu sia grande
Di fatto sei umana davvero
Una voce dentro grida: "Mater"
Dove se ne va
Un corpo senz'anima?
Sospira e dispera la notte
Non passa giorno che
Non si senta in vena
Per mare, per terra e per cielo
Tutti parlano di te
Tutti chiedono che tu sia grande
Di fatto sei umana davvero
Una voce dentro grida: "Mater"
È dal mare che tu guardi il cielo
Quante stelle conti su di te?
Quale stella sogni di essere?
Ma tu di fatto sei umana davvero
E nel pianto senti dire "Mater"
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