Nere geometrie paterne – Moltheni Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Nere geometrie paterne – Moltheni

Cominciò in un silenzio tombale
Il ricamo della vita mia
Apparì come cosa normale
Non toccarlo e proibirlo agli uomini
Il cervello fuggì in bicicletta
Ma una ruota forata impedì

Che il male umano e cieco mi colpisse lì
Che in quel traguardo ambito ci fosse pubblico

E dicevi di amarmi
Come la terra ama l'acqua d'estate
Un amore pagato un po' a rate
Incomprensibile agli uomini
Geometrie come lame lucenti
Che permisero alla bocca di

Digrignare i denti nel vederti qui
Aumentare il mare con le mie lacrime
Usare guanti bianchi per toccarti
Cercare il mio cielo dietro a ogni nuvola
Pulirmi gli occhi per guardarti un po'
Girare il piede timido dentro al mio sandalo

Cominciò in un inverno glaciale
Il mio netto distacco da te
Non fui più una bambina normale
Ma potetti vivere
Potetti vivere


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