(di: G. e D.
Ferro)
Ed. Mus. Caramba (MI)
Quante notti ho passato
a guardarti dormire
mentre ti raccontavo le favole.
Mille storie inventavo
e ti stavo vicino,
per vedere i tuoi occhi socchiudersi.
Quando avevi paura
mi stringevi la mano,
e volevi la porta socchiusa,
perché un raggio di luce
dalla mia stanza
potesse arrivare a te.
Quanti anni fa mi sembra ieri
che mi dicevi: “Mamma ho paura
voglio star con te.”
La nostalgia mi stringe il cuore,
mi fa star male, ma cosa ci vuoi fare,
il tempo passa e va.
Quante fotografie
di quand’eri bambino.
primo giorno di scuola, simpatico.
La tua prima compagna,
le vacanze dai nonni
quella gita in montagna romantica.
Cosa sta succedendo,
c’è del fumo in cucina
sta bruciando l’arrosto, che stupida.
Ma che stupida sono
con le lacrime agli occhi
sono tanto orgogliosa di te
Quanti anni fa mi sembra ieri
che mi dicevi: “Mamma ho paura
voglio star con te.”
La nostalgia mi stringe il cuore,
mi fa star male, ma cosa ci vuoi fare,
il tempo passa e va.
La nostalgia mi stringe il cuore,
mi fa star male, ma cosa ci vuoi fare,
il tempo passa e va.