Simmo nati pe’ c’ ave – Leo Ferrucci Testo della canzone

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Nato il 27 maggio 1968 a Giugliano in Campania, Leo Ferrucci, di nome completo Palumbo Raffaele, dimostrò fin da giovane una forte inclinazione verso la musica. A soli 9 anni iniziò a sperimentare con diversi strumenti come la chitarra e la tastiera. Nonostante gli impegni scolastici, la sua passione per la musica lo accompagnava costantemente. Mentre i suoi coetanei si divertivano con giochi vari, lui si sentiva pienamente realizzato quando gli venivano regalati nuovi strumenti musicali.

I genitori di Leo, Papa' Michele e Mamma Irma, insieme alla nonna Giovanna, notarono in lui un talento artistico promettente. Vennero a conoscenza di un concorso chiamato "CANTARADIO", organizzato da radio G.M.G., e decisero di farlo partecipare. Il loro giovane protetto non li deluse affatto e, grazie alla valutazione di una giuria altamente qualificata, fu proclamato vincitore dell'edizione del 1982. Questo evento coincise con la vittoria dell'Italia nella Coppa del Mondo, portando buon auspicio. Nel 1983, per dare spazio al suo primo singolo professionale a 45 giri, decise di adottare il cognome della madre come nome d'arte, e così nacque il rinomato "LEO FERRUCCI".

Nel 1985, sotto l'etichetta discografica VISCO DISC, Leo presentò il suo primo album intitolato "VOLUME 1". Tuttavia, si trovò a fronteggiare tre anni di incertezze a causa del servizio militare e soprattutto della nascita della sua primogenita, in un periodo di condizioni economiche insoddisfacenti. Nel 1988, con l'assistenza finanziaria, Leo decise di incidere il suo secondo album. Grazie alla collaborazione precedente con il maestro Vincenzo D'Agostino nel primo volume, che aveva riconosciuto le straordinarie doti canore di Leo, si decise di coinvolgere il grande interprete della canzone italiana dell'epoca, Gigi D'Alessio, in veste di arrangiatore per molti lavori discografici.

Lo stesso Gigi D'Alessio, dopo aver ascoltato la calda voce di Leo Ferrucci, predisse con queste parole: "Prima o poi tu farai successo". Secondo Leo stesso, la svolta decisiva fu l'incontro con il maestro Liberato Aprea, autore di una canzone nel suo precedente lavoro discografico. Da allora, divennero fratelli d'arte. Il grande talento di Leo Ferrucci, sia musicalmente che come arrangiatore dei propri lavori discografici, è ancor oggi ammirato da numerosi colleghi cantanti che hanno beneficiato della sua maestria per le proprie produzioni. Dopo una serie di successi discografici, nel 1995 vide la luce l'album "MAGICA DONNA", contenente ben 15 autentici successi, tra cui spiccava la canzone "E M'APPARTIENE".

Secondo Leo Ferrucci, la sua vera identità e il suo autentico marchio risiedono nel fatto che le sue canzoni erano cantate da tutti, anche da coloro che non lo conoscevano personalmente. La parola "SUCCESSO" entrò nel vocabolario di Leo Ferrucci dopo la sua partecipazione al programma televisivo "CANTIAMOCI SU'". Da quel momento, il contatto con il pubblico divenne quotidiano, dato il gran numero di serate in cui si esibiva. Oltre alle sue doti di cantante, furono apprezzate anche la sua umiltà e semplicità. Con ben 16 lavori discografici alle spalle, fino al 2007, Leo Ferrucci può vantare un ricco bagaglio di esperienze, con un nuovo progetto in arrivo nel settembre di quell'anno.

Il Testo della canzone di:
Simmo nati pe' c' ave – Leo Ferrucci

Chill jurn ca si nat nun ce stev o sole e o mar una stella senza ciel
Stev nderr zieme a me,
Me chiammat so venut′ miz o bene so carut,
Chianu chian me purtato dind all'anema cu tte.
Simm nate pe c′ave
Voglio tutto cos' e te,
Nuje cammenamm' uno in da lat cu cor′
E e l′ anema abbracciate do primm jurn c' amm′ a amati
Nuje ce simme superat, chiu' e na coppia simme io e te.
Tu si na cosa esagerat,
Guardando a te resto ncantat
Nun taggio mai desiderat
Tu me rat semp assai semp pront a ce vule′.
Io te penzo, tu me pienz
Ce tinimm semp annanz se te guardo t' avvicin′
Pecche sai che io voglio a te
Comm e bell a ce vule, damm nat vota a te
Nuje cammenamm,
Nun saccio e' tutt' e duje chi e chiu carnale
Na cosa e certa simm tale e quale,
Ce accarezzamm senza ce fa male pecche
A vita toje me car comm e car pure a te.
Mo ca tu me stai vicino,
Se cagnat a vita mia,
Se te ric tutto chell′ ca me rat,
Par che so esagerat,
Anz e vot me domand,
Se nun tavess mai ncuntrat,
Chissa che me fosse capitat,
Sicuramente, nat ca nun ten niente,
E te niente, niente...

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