Sonetto XXIV – Benjamin Britten Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Sonetto XXIV – Benjamin Britten

Spirito ben nato, in cui si specchia e vede
Nelle tuo belle membra oneste e care
Quante natura e 'l ciel tra no' puo' fare
Quand'a null'altra suo bell'opra cede;
Spirto leggiadro, in cui si spera e crede
Dentro, come di fuor nel viso appare
Amor, pietà, mercè, cose sì rare
Che mà furn'in beltà con tanta fede;
L'amor mi prende, e la beltà mi lega;
La pietà, la mercè con dolci sguardi
Ferma speranz'al cor par che ne doni
Qual uso o qual governo al mondo niega
Qual crudeltà per tempo, o qual più tardi
C'a sì bel viso morte non perdoni?

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