Specchi – Numi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Specchi – Numi

Non sono mai stato capace di capire subito
Qual è la scelta giusta perché spesso dubito
E nel dubbio vado avanti come per inerzia
Sperando con il tempo avrò la mia certezza

Ma poi sento dentro un senso di incompletezza
Un'immagine che fluttua e voglio concretezza
Butto la maschera che porto dentro la mondezza
Non mi riconosco più, e tu non sei riflessa

Nello specchio insieme a me, solo in quelle foto
Che riguardo avidamente sempre troppo dopo
Perché quello che ho, non lo metto mai a fuoco
E inizia tutto a avere forma quando lascia un vuoto e io non lo sopporto

Non tornerò, non tornerò sui miei passi
E pensavi non è questo ma speravi cambiassi
Mi hai spiegato il meccanismo qual è
Essì, mi ci vedo a tratti uguale
Tu mi hai aiutato nonostante il male

E mi giurasti di archiviare tutti quei messaggi
Sono rimasti quei filmini tu li vedi e piangi
Io mi rivedo tutte le foto di me e te a Bruxelles
Io che volevo trasferirmi, ma troppi viaggi

Non hai ascoltato mai per sbaglio una canzone mia
Ma eri comunque affascinata dalla mia vita
Quando ti ho messo 10.000 euro tra le dita
Ti ho detto contali di nuovo, tu eri divertita

Ma mi vedevi insofferente, ero l offerente
E proiettavo il mio passato in un nuovo presente
E ti ci sei trovata in mezzo, nella corrente
Non accettavo di lasciare quel ruolo per sempre

Tu mi hai insegnato a non pensare come in una corte
A non vedere sempre il marcio nelle cose storte
Come sui rami dove crescono le bacche rosse
E le risposte erano "ok, ma pensaci due volte"

Rit:
Cosa serve per capire che ci siamo persi
capirai che non si può fuggire da noi stessi
ho cercato il mio riflesso in 30.000 specchi
li ho rimessi nel cassetto e sono andato a letto
Cosa serve per capire che ci siamo persi
capirai che non si può fuggire da noi stessi
ho cercato il mio riflesso in 30.000 specchi
mi sono svegliato presto e non ci sono più

E non esiste un noi, se non so chi sono io
io che pregavo più immagini di un solo Dio
ormai estraneo alle realtà che mi hanno definito
come trovarsi a un matrimonio senza vestito

Sul piedistallo dentro sporco e fuori pulito
E ti domandi se è lo sporco che c ha unito
Ci siamo presi tra le braccia dopo un dito
Ora il mio Dio mi guarda in faccia se mi ha punito

Ti correggevo con i termini mai pudico
E con la rabbia tesi i tendini ma il prurito
Passò con te che dissi "prendimi" e io fuggito
Ho detto "dammi un cuore o vendimi, Cupido"

Ma non si compra niente,
La leggerezza da incosciente
E quel tuo amico ti voleva ardentemente
Io lo vedevo ma tu avevi sempre lo sguardo innocente
E ora che hai capito quel tuo amico è solo un conoscente

Ci siamo fatti male,
Non ho mai avuto ispirazione vera come adesso
Inizierò un nuovo capitolo come promesso
E adesso che tu sei via torno a cercare me stesso.. Ci rivedremo

Rit

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