Stare soli – Le Endrigo Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Stare soli – Le Endrigo


Sul fondo dell'oceano
C'è una vecchia prostituta
Che fa luce al mio quartiere
Da più o meno quarant'anni
Sul suo polpaccio destro
C'è una mappa dei miei occhi
Che ti ho messo nelle tasche
Quella sera che eri altrove
Leghiamoci la maglia
Sulla faccia
E andiamo fuori
A mitragliare i nostri amici
Perché voglio stare solo

Povero amore, che sfiga
Mi hai detto che in guerra hai mangiato un uomo
Fortuna che non sei sicura come me dopo il sabato sera
Povero amore del cielo
Hai fatto più sesso di quanto potevi
E adesso hai le braccia stortate
E piangi e ridi strafatta in città
E piangi e ridi strafatta in città

Mi piace quel segreto dove pisci sulle scale
Poi scappiamo finalmente
Con qualcosa che sia nostro
Il coro dei bambini che ho lasciato sulle scale
Non ti deve far paura
Crede più alla tua versione

Povero amore, che sfiga
Mi hai detto che in guerra hai mangiato un uomo
Fortuna che non sei sicura come me dopo il sabato sera
Povero amore del cielo
Hai fatto più sesso di quanto potevi
E adesso hai le braccia stortate
E piangi e ridi strafatta in città
E piangi e ridi strafatta in città
E piangi e ridi strafatta in città

La mia debolezza è uno stile di combattimento
La mia debolezza è uno stile di combattimento
La mia debolezza è uno stile di combattimento
La mia debolezza è uno stile di combattimento
La mia debolezza è uno stile di combattimento
La mia debolezza è uno stile di combattimento
La mia debolezza è uno stile di combattimento
La mia debolezza è uno stile di combattimento

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