Trattato monetario – Galoni Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Trattato monetario – Galoni

{Testo di "Trattato monetario"}

{Strofa 1}
Ricordo una Corona forse estone o slovacca
Che cadde dalla testa e volle essere una Dracma
Che si cambiò in un Lats e pagò le multe prese
Da Riga a Setúbal da Escudo il portoghese

Escudo andò in Lapponia e fu Marco su una Skoda
Girava con due Lire, una di Malta e una cipriota
Che si cambiò italiana e contro il conio della chiesa
Non volle essere Rublo per valere una Peseta

{Ritornello 1}
La vera fregatura della moneta unica
Non sono mica queste mani vuote
È la gente che ha paura di scrivere una dedica
Un aforisma sulle banconote

{Strofa 2}
Peseta poi fu Franco e Franco un Litas lituano
Lui di nuovo un Marco che cedette allo Scellino
Scellino sparò in cielo, Sterlina cadde al suolo
Rinascerà Fiorino sotto un Tallero sloveno

{Ritornello 2}
La vera fregatura della moneta unica
Non sono mica queste mani vuote
È la gente che ha paura di scrivere una dedica
Un aforisma sulle banconote
La vera fregatura della moneta unica
Non sono mica queste mani vuote
È la gente che ha paura di scrivere una dedica
Una bestemmia sulle banconote

{Outro}
Un aforisma, una bestemmia, un giorno di partenza
Uno scioglilingua, un rompicapo, un posto di vacanza
Io disegnerò i tuoi occhi mentre vedi Casablanca
Metto in circolo i tuoi occhi che sono la mia banca
Un aforisma, una bestemmia, i calcoli in colonna
Tutto quello che si pensa che poi è qualcuno che ci manca
Io disegnerò i tuoi occhi mentre vedi Casablanca
Metto in circolo i tuoi occhi che sono la mia banca
Metto in circolo i tuoi occhi che sono la mia banca

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