Vedovo Armando E Signora – Stadio Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Vedovo Armando E Signora – Stadio

Vedovo Armando e il suo cane sgualcito
Cammina e gli parla e si sente sfinito
Perchè un cane è un cane
E di qui non si scappa
Non gli risponde e se risponde si stanca
Il bell'Armando si ferma lo aspetta
L'hai fatta? .. beh falla in fretta!
Vedovo Armando rimane stupito
Perchè una signora sorride a un'ortensia
L'annaffia, la guarda, la sfiora col dito
Sa con le piante ci vuole pazienza
Il tenero Armando ha come un prurito
La guarda poi fa all'improvviso..mi scusi
"Capelli bianchi sul terrazzo di periferia
Che tenerezza se potessi farle compagnia
Io c'ho un'amico, non è vero
Ma lo troverà
Gli lascio il cane, lei l'ortensia
Non mi dica di no"
Oh come mi piace la faccia che fa
Io sono vedovo e lei signorina
Due cuori scassati per via dell'età
Lo capisci dal cane e da quella piantina
Ma faccio fatica a darle del tu
Le spiace se vengo li sù .. mi scusi
"Capelli bianchi sui terrazzi di periferia
Le nostre ali dammi retta le buttiamo via
Per quattro ruote di una vecchia 126
Non sei bellissima
Ma l'importante è che ci sei"
"Scambio di rughe in una vecchia 126
La strada è larga, ma sta a destra
Che non si sa mai
Ne ho viste tante di disgrazie
E ora che ci sto
Almeno un giorno, almeno un'ora
Almeno per un po'"

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